Volvo Financial Services e contratti Gold

Storica azienda veneta, Vaccari ad oggi conta una flotta complessiva di oltre 120 trattori e una gamma di semirimorchi specifici per le diverse tipologie di carico. Fondata nel 1963 da Giovanni Vaccari alle cui redini oggi c'è il figlio Giancarlo, affiancato recentemente dalla figlia Arianna, la terza generazione.
Raggiunge l'apice della sua espansione tra la fine degli anni '90 e i primi 2000, con una flotta di 220 mezzi e fino a 60-80 viaggi gestiti al giorno. Durante questa fase di crescita l'azienda sceglie di investire anche in una cava di proprietà. Ma con la crisi edilizia del 2008–2009 e il crollo della domanda di inerti, la cava viene gradualmente dismessa. "Siamo passati da 60-80 viaggi al giorno a zero. A quel punto, abbiamo dovuto ripensare il nostro core business," ha spiegato Giancarlo Vaccari. Ed è proprio in momento critico che Vaccari introduce il trasporto in silos prima di sabbie micronizzate, poi di prodotti chimici e plastiche (PET, PVC), e infine di materiali ferrosi e pericolosi, specializzandosi in questo modo in settori di nicchia. 
Inoltre, grazie al rapporto diretto con i referenti, Vaccari può usufruire di soluzioni personalizzate in tempi rapidi. A differenza delle banche tradizionali, VFS valuta l'intera storia aziendale e il piano industriale, non soltanto i numeri di bilancio. L'accesso al credito diventa più flessibile e tempestivo, anche in condizioni di mercato complicate.

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"Un grande punto a favore è la programmazione: in base alle commesse, sappiamo già che VFS ci finanzierà nuovi mezzi per sostituire o ampliare la flotta in base alla crescita o ai contratti in essere. Acquistiamo almeno due mezzi nuovi ogni anno", ha riferito Giancarlo Vaccari.
Con i contratti di servizio Gold offerti da Volvo Trucks l'azienda opera in tranquillità, sapendo di avere assistenza puntuale e mezzi sempre in condizioni ottimali.
Vaccari ha appena ordinato 20 Volvo FH Aero, di cui 10 già consegnati, 5 in arrivo in ottobre e altri 5 tra gennaio e primavera. Dotati tutti di cabina XL, sono stati assegnati agli autisti più esperti, che hanno subito percepito un netto salto di qualità anche rispetto agli FH500 più recenti, soprattutto per comfort e connettività.
Giancarlo Vaccari ritiene che la vera emergenza non sia la carenza di autisti, ma la cattiva gestione dei tempi di carico e scarico da parte delle aziende clienti.
"Quando l'autista resta fermo due o tre ore per caricare, aumenta il costo per l'azienda e fa slittare altri carichi. Per ridimensionare il problema del personale, basterebbero più rispetto del nostro lavoro e fermi ottimizzati. Come membro di un'associazione di categoria legata al trasporto silos, ho contribuito a un recente decreto legge che ha abbassato da due ore a un'ora e mezza la franchigia per i rimborsi da fermo macchina. Fino a quando non ci saranno riconosciuti i fermi macchina, il nostro settore continuerà ad avere problemi", ha commentato Vaccari.

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