La risposta di ACEA alle proposte dell'UESulle emissioni di CO2 per i camion, ok solo a standard "ragionati"






Non si fa attendere la reazione di ACEA in seguito alla proposta della Commissione europea riguardante le norme sulle emissioni di CO2 per i camion.

L’Associazione europea dei costruttori di automobili accetta l'introduzione di standard di CO2, ma chiede che siano attentamente e correttamente progettati, tenendo conto dell'importanza e della complessità del mercato di riferimento.

(descrizione)"Sembrerebbe che la Commissione abbia semplicemente adottato gli stessi livelli di riduzione di CO2 già proposti per auto e veicoli commerciali leggeri (LCV) e li abbia applicati direttamente ai veicoli pesanti, senza considerare le differenze fondamentali tra questi segmenti", osserva il Segretario generale ACEA, Erik Jonnaert.

Tra l’altro, secondo i vertici di ACEA il fatto che alla riduzione del 15 per cento prevista entro il 2025 ne segua un’altra 15% (2030) va contro le tempistiche del progresso tecnologico. Questo perché le tecnologie di risparmio di carburante più avanzate richiedono tempi più lunghi per essere sviluppate.

L’industria europea degli autocarri si compiace del fatto che il 2019 sia stato fissato come anno base per questi obiettivi, poiché da quel momento tutti i produttori di camion dell'UE faranno leva sullo stesso strumento di calcolo (VECTO) per dichiarare e riferire le emissioni di CO2 di una vasta gamma di camion. Ciò consentirà una reale comparabilità dei dati tra veicoli e produttori, fornendo una solida base per gli standard futuri.