'Breath Clean' grazie a DHL Express ItalyL'azienda ha presentato il progetto-pilota di Milano nei giorni di BluE






Respirare aria più pulita. Scegliendo di farlo in maniera consapevole grazie a informazioni dettagliate sulla qualità di quanto viene assimilato dai nostri polmoni.

Sono le basi su cui poggia il progetto-pilota di durata biennale 'Breath Clean', presentato da DHL Express Italy nel contesto della manifestazione che Milano sta dedicando in questi giorni all'e-mobility: BluE.

"In dieci anni, dal 2008 al 2018, DHL Express Italy ha visto diminuire del 76 per cento le emissioni di CO2 della sua flotta. L'obiettivo al 2050 è di raggiungere le zero emissioni anche nelle strutture, come magazzini, e uffici, a cui ci appoggiamo. I dati sulla qualità dell'aria raccolti con 'Breath Clean' nei prossimi due anni saranno clusterizzati. Per il futuro potremmo pensare a una rilevazione su porzioni più ridotte del chilometro quadrato attuale, così da consentire alle amministrazioni comunali di adottare disposizioni diverse all'interno di uno stesso perimetro ridotto". (Nazzarena Franco, CEO DHL Express Italy)

Oltre al 'numero uno' dell'azienda del settore trasporto espresso internazionale, alla panel discussion in programma presso l'area talk nel mezzanino della fermata della MM1 Porta Venezia ('Breath Clean: la logistica della qualità dell'aria') è intervenuto Marco Granelli, Assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano. Entrando direttamente nel cuore del tema.  

"Il Comune stabilisce le regole, ma poi servono attori, come DHL, in grado di diffondere una cultura specifica e di portare a un cambiamento del mercato - ha ricordato -. Quella per la qualità dell'aria è una sfida comune ad amministrazioni, aziende e cittadini. Ma occorre consapevolezza, che tutti siano convinti. E questo passa dalla capillarità delle informazioni".

(descrizione)

Il progetto pilota Breath Clean, nato dall'incontro tra DHL Express Italy e la start up salernitana Sense Square, prevede l'installazione di un sensore sulla flotta di furgoni utilizzati dall'azienda a Milano. L'apparecchio è sviluppato per rilevare, in forma dinamica, la concentrazione di elementi dannosi - come polveri sottili (PM1, PM10 e PM2,5), Nox, ozono - e climalteranti (CO2) nell'aria.

Le informazioni raccolte vengono visualizzate frammentate per singolo chilometro quadrato. Se il quadratino appare colorato di verde, significa che il livello di inquinamento è basso. Se invece è giallo, o, peggio ancora, rosso, serve correre ai ripari.

Ed è qui su questo che si inserisce l'operato delle amministrazioni comunali, di quella milanese in particolare che ha fornito il protocollo per la determinazione degli inquinanti tenuti sotto controllo mediante il device di Sense Square. Sono infatti tre le aree di utilizzo per la soluzione di monitoraggio ipotizzate da DHL Express Italy. La prima riguarda, appunto, i Comuni e si lega alle tanto discusse formule di chiusura/limitazione del traffico, come i blocchi in caso di picco nelle concentrazioni di polveri sottili. 

Una seconda declinazione investe direttamente DHL che, in base a quanto rilevato in una data porzione di territorio, potrà studiare quale mezzo adottare all'interno della sua flotta diversificata, dove sono presenti veicoli elettrici, ibridi e a basso impatto ambientale, aerei, biciclette e triclò.

Vi sono infine i semplici cittadini, per i quali le informazioni sulla qualità dell'aria, fornite magari via App, potrebbero costituire la discriminante per la scelta di un percorso piuttosto che di un altro.

Breath Clean ha quindi ampie possibilità di crescere e di fornire un apporto decisivo alla lotta contro l'inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici.