Indagine Digitalizzazione nei trasporti e nella logistica
A che punto sono le aziende italiane lo rivela un’indagine dell’Osservatorio Contract del Politecnico di Milano in collaborazione con CargON
Quella della digitalizzazione non è una via alternativa ma una strada obbligata. Le imprese di logistica che investono in tecnologie digitali possono contare, infatti, su una maggiore visibilità lungo tutta la filiera, con sistemi di tracciabilità in tempo reale, automazione delle comunicazioni e gestione centralizzata delle informazioni logistiche. L’Osservatorio Contract Logistics ‘Gino Marchet’ del Politecnico di Milano in collaborazione con CargON, piattaforma logistica informatica, parte di Trans.eu Group S.A., ha condotto un’indagine sul ruolo della digitalizzazione nella logistica e nei trasporti adottata dalle imprese committenti italiane. Ebbene, l’86 per cento delle aziende ritiene l’investimento in soluzioni digitali estremamente rilevante. Vediamo insieme i risultati.
Gestione del trasporto

Negli ultimi cinque anni, le imprese italiane hanno dovuto ridefinire le proprie strategie di trasporto, spinte da una serie di criticità sempre più articolate: crisi geopolitiche, volatilità dei costi energetici, congestione delle infrastrutture, e nuove sfide ambientali. Le aziende hanno reagito con modalità differenti, specialmente in base alla struttura e alla complessità delle proprie reti logistiche. Coloro che gestiscono da 1 a 5 magazzini hanno dichiarato un livello medio di cambiamento, nell’ultimo quinquennio, pari a 6,2 su 10. Il valore sale a 6,5 per le imprese dai 6 ai 10 magazzini, fino a raggiungere il picco di 7,6 per quelle con più di 10 siti logistici.
L’elemento chiave nella scelta e nella strutturazione delle strategie logistiche è l’affidabilità con un valore di 8,9 in una scala da 0 a 10. Segue l’ottimizzazione dei costi con un 8,6 e l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, visibilmente in crescita con un 7,2.
L’intelligenza artificiale è diventata un pilastro strategico per il futuro della gestione dei trasporti aziendali. Le risposte al quesito: ‘’Quanto sarà rilevante nel prossimo futuro l’integrazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale nelle soluzioni digitali a supporto della gestione dei trasporti?” lo confermano. Secondo i dati, il 76 per cento delle imprese considera l’integrazione dell’IA rilevante o molto rilevante (punteggi tra 8 e 10), mentre il restante 24 per cento la ritiene comunque mediamente significativa (punteggi tra 4 e 7). I sistemi basati su IA vengono impiegati per elaborare enormi volumi di dati in tempo reale, generare previsioni di domanda, ottimizzare i percorsi di consegna, prevedere guasti e manutenzioni, e perfino gestire dinamicamente le scorte di magazzino. Un esempio concreto è l’uso degli algoritmi predittivi per anticipare i picchi di domanda e adeguare in modo proattivo le risorse logistiche.

Utilizzo delle piattaforme digitali
Le piattaforme digitali nella gestione del trasporto rappresentano un passaggio chiave verso l’efficienza operativa e la competitività. I dati raccolti indicano che più della metà delle aziende riconosce come beneficio principale il supporto nel monitoraggio e nella tracciabilità dell’esecuzione del trasporto. Questo dato conferma quanto la possibilità di ottenere visibilità e controllo in tempo reale sia ormai considerata cruciale per migliorare l’efficienza operativa lungo la catena logistica.
Il 44 per cento degli intervistati indica il supporto nella gestione dei documenti di trasporto come un vantaggio significativo, dimostrando l’importanza crescente della dematerializzazione e dell'automazione dei flussi documentali. Fra gli operatori, il 38 per cento, segnala un miglioramento della comunicazione con i carrier, fattore che contribuisce a ottimizzare il coordinamento e a ridurre inefficienze operative. Il 35 per cento delle aziende evidenzia una maggiore velocità e flessibilità nella ricerca e selezione dei vettori di trasporto, mentre il 32 apprezza l’assistenza fornita dalle piattaforme nella misurazione e nell’analisi delle performance, aspetto fondamentale per una logistica orientata alla gestione per obiettivi.
Meno frequenti, ma comunque rilevanti, sono i benefici legati alla riduzione delle tempistiche di attesa per il carico e scarico merci, indicata dal 21 per cento degli intervistati, e quelle di negoziazione con i carrier, segnalata dal 9 per cento. In sintesi, i dati mostrano che le piattaforme digitali non rappresentano solo strumenti di automazione, ma veri e propri abilitatori strategici in grado di migliorare in modo sistemico i processi logistici e di trasporto.
La loro adozione, tuttavia, rimane limitata in molte realtà, spesso a causa di barriere culturali, mancanza di competenze digitali o scarsa disponibilità di investimenti. Per colmare questo divario sarà necessario promuovere una più ampia cultura digitale nel settore logistico, incentivare l’adozione di soluzioni tecnologiche interoperabili e accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione attraverso iniziative di formazione, supporto consulenziale e misure di politica industriale. Nonostante i numerosi benefici legati all’utilizzo di piattaforme digitali per la gestione del trasporto, le aziende si trovano spesso ad affrontare ostacoli strutturali e tecnologici che ne limitano l’adozione estesa. Motivo per cui l’elemento di maggiore criticità riscontrato riguarda la complessità di integrazione con i sistemi informativi aziendali, indicata dal 71 per cento degli intervistati. Al secondo posto spicca la scarsa personalizzazione delle piattaforme, menzionata dal 32 per cento degli intervistati. Questo evidenzia come molte soluzioni digitali non siano ancora in grado di adattarsi pienamente alle esigenze operative specifiche delle imprese, riducendone così l’efficacia percepita.
Il 29 per cento del campione sottolinea, inoltre, la mancanza di infrastruttura digitale e di competenze tecnologiche da parte dell’interlocutore, ostacolo che riguarda soprattutto i partner logistici esterni o le aziende di minori dimensioni. Un altro fattore limitante sono i costi operativi diretti e indiretti, citati dal 26 per cento del campione, che ne frenano l’adozione, soprattutto nei casi in cui il ritorno sull’investimento non appare immediato o chiaramente misurabile. Solo il 10 per cento lamenta un servizio clienti non soddisfacente, mentre sorprendentemente nessuna azienda segnala problemi legati alla complessità d’uso delle piattaforme, un dato che lascia intendere come la user experience sia generalmente adeguata e intuitiva.
Lo scenario è quello di una trasformazione digitale che trova nei nodi di integrazione e nella struttura IT il principale ostacolo alla piena implementazione. Per superare queste barriere sarà fondamentale puntare su soluzioni adattabili ai processi esistenti, investire in assistenza tecnica e supporto alle PMI nella modernizzazione dei propri sistemi informativi.



