Incidenti stradali, buoni e cattivi in ItaliaObiettivo Ue raggiunto solo in 5 province: Aosta, Barletta-Adria-Trani, Grosseto, Pordenone, Sondrio





Parlano i numeri, anzi parlano ACI e ISTAT riguardo l'incedentalità stradale in Italia. In un recente comunicato, il centro studi dell'Automobil Club fornisce dati molto interessanti.

Ad esempio il raggiungimento in progress degli obiettivi Ue 2010-2020 è appannaggio solo di cinque province, come indicato nel titolo. Le altre sono ancora indietro. In particolare, quelle a più alta mortalita sono, in assoluto, Venezia, Modena e Forlì-Cesena, mentre se si tiene conto dell'indice di mortalità soffrono quattro regioni della Calabria (Crotone, Vibo Valentia, Catanzaro e Cosenza), più Campobasso, Nuoro, Caserta. Al nord chi sta peggio è Vercelli. Un basso indice di mortalità si riscontra invece a Genova, Milano, Firenze, Monza, Savona, La Spezia.

Venezia mostra la il maggior incremento di morti (+20) sulla strada, seguita a ruota da Modena e Forlì (+18), e ciò fa schizzare verso l'alto anche i rispettivi dati regionali. Genova invece mostra un -45, Roma e Firenze - 22, Sondrio -16, per cui a livello regionale chi piange di meno sono Liguria, Lombardia e Lazio.

In totale nel nostro Paese gli incidenti nel 2019 sono stati oltre 172mila, con 3.173 morti e 241mila feriti: circa 9 morti al giorno. La diminuizione media di incedentalità si ferma a -23%. Non basta. I costi sociali più alti a Roma (1.326 mln) e Milano (1.073 mln).

Nel 2020 i dati complessivi saranno viziati dal lockdown (una delle poche cose positive) grazie al quale gli incedenti sono diminuiti fino all'80%.