FIAP, dissenso sulla tassa di 2 euro sui pacchi sotto i 150

FIAP ha manifestato preoccupazione per l'ipotetica introduzione della tassa di 2 euro sui pacchi di valore inferiore a 150 euro. Misura attualmente discussa come emendamento alla Legge di Bilancio 2026. Secondo la Federazione questa potrebbe generare degli effetti indesiderati sull'intera filiera logistica italiana.
Il settore gestisce tra 600 e 700 milioni di spedizioni e-commerce all'anno, di cui oltre l'80% con valore inferiore ai 150 euro. Una tassa applicata su volumi così elevati potrebbe aumentare i costi operativi delle imprese e di accentuare la pressione economica sulle aziende di autotrasporto, che già affrontano incrementi significativi legati all'aumento delle accise sul carburante, al costo del personale e ai nuovi obblighi normativi.
Anche piccoli aumenti possono tradursi in richieste di sconto lungo la filiera, rischiando di compromettere l'equilibrio economico delle imprese e di alimentare comportamenti non corretti, come quelli evidenziati in recenti indagini territoriali.
Inoltre, una tassazione uniforme rischierebbe di incidere sulle fasce più fragili della popolazione. Molti pacchi di valore contenuto sono anche beni di prima necessità ordinati da anziani, persone con disabilità o individui con mobilità ridotta, che utilizzano l'e-commerce per accedere a prodotti essenziali o pesanti da trasportare, come l'acqua o i generi alimentari. 
Per FIAP è fondamentale evitare interventi che possano penalizzare la logistica nazionale, settore strategico per la competitività del Paese e già impegnato in una profonda trasformazione digitale ed organizzativa.
La Federazione spera che il Governo e il Parlamento possano valutare una revisione della proposta, o soluzioni alternative più coerenti con il quadro europeo e meno impattanti sul sistema logistico italiano. In modo da poter costruire misure efficaci, sostenibili che accompagnini un mercato in rapido cambiamento, tutelando al tempo stesso imprese, lavoratori e cittadini.