Dakar, affaire italo-olandeseIl team De Rooy conferma i pronostici e monopolizza la classifica finale






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Grande risultato alla Dakar 2023 in Arabia Saudita per i team Boss Machinery De Rooy Iveco ed Eurol De Rooy Iveco. Dopo quattordici tappe, 8.500 chilometri percorsi e 5.000 chilometri di prove speciali cronometrate De Rooy & Co. si sono aggiudicati con Janus Van Kasteren il rally-raid più duro al mondo, piazzando altri due equipaggi nella top five in classifica generale sul traguardo finale di Dammam, nel Golfo Persico. 

 

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La quarta edizione della competizione nella penisola arabica - la 45esima da quando esiste il rally - non ha deluso le aspettative della vigilia. Sia per le difficoltà del percorso attraverso pietraie, dune e deserti dalla sabbia impalpabile come talco, che gli arabi chiamano fesh-fesh, sia per le condizioni meteo avverse, che hanno costretto gli organizzatori a riprogrammare la settima e l’ottava tappa a causa delle piogge torrenziali che hanno compromesso le condizioni minime di sicurezza per gli equipaggi e i meccanici delle squadre di assistenza. 

 

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I russi restano a casa

In assenza dello squadrone russo del Kamaz Master Team, la gara è vissuta sul duello fra i favoriti della vigilia: il pilota ceco Ales Loprais - ritiratosi alla nona frazione dopo un grave incidente - e il driver olandese Janus Van Kasteren su Iveco Powerstar, dotato di motore Cursor 13 da oltre 1.000 Cv (e 5.000 Newtonmetro di coppia di picco) messo a punto da FPT Industrial. E’ un propulsore da gara sviluppato dal centro ricerche di Arbon, in Svizzera, che condivide numerosi componenti con il modello di serie montato sui T-Way da cantiere e sugli stradali  Iveco S-Way. 

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Il musone della Casa italiana, con differenti gradi di tuning, è stato il vero protagonista della Dakar 2023, poiché ha portato sette equipaggi nella top ten della classifica generale. Van Kasteren si è aggiudicato il rally-raid con una condotta di gara accorta, che gli ha fatto conquistare per tre volte il gradino più alto del podio nella settima, nona e dodicesima tappa. Al termine di quest’ultima frazione che si è svolta nel cosiddetto Empty Quarter, un’area completamente desertica nel sud-est della penisola arabica, il pilota olandese della Boss Machinery De Rooy Iveco, è riuscito a distanziare di 33 minuti il connazionale Martin Van De Brink e il ceco Martin Macik del team MM Technology.

 

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Nelle ultime due tappe di 675 e 417 chilometri Van Kasteren ha ulteriormente incrementato il vantaggio sui diretti concorrenti, distaccando Macik in classifica generale di un’ora e 14 minuti, Martin Van Den  Brink di oltre 2 ore e 40 minuti e Mitchel Van Den Brink di 4 ore e due minuti.

 

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