Sotto attacco: Cybersecurity e protezione dei dati

Nell’era della digitalizzazione anche i settori trasporto e logistica rischiano di vedersi sottrarre informazioni con ricadute pesanti sull’attività

 

Nel panorama industriale contemporaneo, il settore dei trasporti e della logistica si trova al centro di una trasformazione epocale. La digitalizzazione, da semplice opportunità tecnologica, è diventata oggi un imperativo strategico. L'adozione di soluzioni come Internet of Things (IoT)intelligenza artificiale (AI)blockchaincloud computing e Big Data ha ridisegnato i modelli operativi, offrendo una gestione in tempo reale delle merci, dei veicoli e delle informazioni.

Questo nuovo approccio ha rivoluzionato l’intera catena del valore, migliorando l’efficienza, la sostenibilità ambientale e la capacità di reazione alle fluttuazioni del mercato ma, allo stesso tempo, espone l’intero settore a importanti rischi come la criminalità informatica. Il Rapporto Clusit 2025 sulla sicurezza ICT in Italia ha, infatti, evidenziato come la supply chain sia uno dei settori più esposti a minacce, diventando bersaglio frequente di attacchi mirati. Vediamo insieme quali sono le tecniche di attacco più diffuse, cosa impone la direttiva europea e quali sono le soluzioni per proteggersi.


 

Nel mirino degli hacker

 

Le aziende del settore logistico movimentano ogni giorno grandi volumi di informazioni riservate, dai dati anagrafici dei clienti alle coordinate bancarie, fino ai dettagli delle spedizioni. Si tratta di informazioni di grande valore che possono essere utilizzate per estorsioni, frodi o vendute sul mercato nero. Ogni anello della catena rappresenta un potenziale punto debole. Questi i metodi più utilizzati per infiltrarsi nei sistemi delle aziende del comparto:

  • Malware e spyware: strumenti utilizzati per sottrarre informazioni riservate dai sistemi IT, come credenziali, dati finanziari o dati personali dei clienti.

  • Denial-of-Service (DoS) e Distributed Denial-of-Service (DDoS): si tratta di attacchi finalizzati a saturare i sistemi informatici aziendali con un’enorme quantità di traffico fasullo, rendendoli temporaneamente inaccessibili agli utenti legittimi. Le conseguenze immediate sono l’interruzione dei servizi online, dei sistemi di tracciamento e delle piattaforme operative.

  • Ransomware: software malevolo che blocca l’accesso ai dati aziendali, rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto. Un attacco di questo tipo può paralizzare completamente le operazioni logistiche, generando gravi ritardi e danni economici.

  • Phishing e Spear Phishing: mediante l’invio di email o messaggi fraudolenti, i criminali cercano di ingannare dipendenti e collaboratori per ottenere informazioni riservate, come credenziali di accesso o dati bancari. A differenza del phishing generico, lo spear phishing è altamente personalizzato e mirato a soggetti specifici all’interno dell’azienda.

  • Attacchi alla supply chain: una delle minacce più insidiose, che consiste nel colpire fornitori o partner terzi con misure di sicurezza meno robuste, per poi infiltrarsi nei sistemi informatici dell’azienda principale. Questo tipo di attacco sfrutta l’interconnessione tra imprese all’interno della catena logistica.


 

NIS2, la nuova direttiva UE

 

Ogni organizzazione, a prescindere dalla sua dimensione o dal tipo di attività svolta, è chiamata a garantire la sicurezza dei propri sistemi e delle informazioni trattate, adottando misure tecnico-organizzative adeguate come stabilito dall’articolo 32 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR - Regolamento UE 679/2016). Questo implica la protezione sia degli ambienti fisici (sedi, magazzini, hub logistici) che digitali (server, reti aziendali, software gestionali) in cui avviene il trattamento dei dati personali.

Inoltre, tali misure non si limitano alla tutela dei dati personali, ma estendono la loro efficacia alla protezione di informazioni critiche per l’azienda, come il know-how tecnico e commerciale. Per alcune realtà, in base al ruolo strategico ricoperto, si applicano norme ancor più stringenti, come quelle previste dal D.L. 105/2019 sulla sicurezza nazionale cibernetica e dal D.Lgs. 65/2018, che recepisce la Direttiva NIS1 sulla protezione delle reti e dei sistemi informativi.

Dal 16 gennaio 2023 è entrata ufficialmente in vigore la Direttiva NIS2, il nuovo quadro normativo europeo che aggiorna e rafforza le disposizioni della precedente direttiva NIS1 del 2016 in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Il provvedimento nasce dalla crescente necessità di fronteggiare minacce informatiche sempre più complesse e frequenti, e dalla consapevolezza che infrastrutture digitali fragili possono avere un impatto devastante su economia, servizi pubblici e sicurezza dei cittadini.

L’obiettivo della NIS2 è chiaro: migliorare la resilienza cibernetica dell’Unione Europea, promuovendo un approccio omogeneo tra gli Stati membri e garantendo che settori considerati vitali come energia, trasporti, sanità, finanza, infrastrutture digitali e pubblica amministrazione adottino standard elevati di protezione. Un aspetto centrale della direttiva è l’ampliamento del perimetro normativo. Rispetto alla NIS1, la nuova versione coinvolge un numero maggiore di soggetti, classificati in ‘entità essenziali’ ed ‘entità importanti’, a seconda del ruolo che ricoprono nel funzionamento della società e dell’economia. Rientrano tra i soggetti obbligati anche realtà di medie dimensioni, con più di 50 dipendenti o un fatturato superiore ai 10 milioni di euro, inclusi settori fino ad oggi esclusi come quello alimentare, postale o manifatturiero critico. Le imprese dovranno implementare misure tecniche e organizzative adeguate alla natura delle minacce, come l’adozione di tecnologie di cifratura, la segmentazione delle reti, controlli di accesso rigorosi e procedure di gestione delle vulnerabilità. Particolare attenzione è richiesta alla formazione del personale e alla costruzione di una cultura della sicurezza condivisa all’interno dell’organizzazione.

Un altro aspetto chiave è la gestione tempestiva degli incidenti: le aziende dovranno segnalare eventuali attacchi informatici entro 24 ore dall’identificazione dell’incidente, fornendo una prima valutazione dell’impatto. Entro 72 ore sarà necessario un aggiornamento più dettagliato, e, infine, un report conclusivo dovrà essere redatto entro un mese. Il mancato rispetto di queste tempistiche può comportare sanzioni elevate, anche fino a 10 milioni di euro o al 2 per cento del fatturato globale dell’organizzazione, fino, nei casi più gravi, a responsabilità dirette per i dirigenti.

L’adozione della NIS2 rappresenta una scelta strategica per garantire la continuità operativa, tutelare i dati, preservare la fiducia dei clienti e rafforzare la posizione competitiva sul mercato. In un contesto in cui le infrastrutture sono costantemente sotto attacco, adeguarsi è un passo decisivo per costruire imprese più sicure per le sfide digitali del presente e del futuro.

(descrizione)Fortinet: Il Colosso della Security

 

Nel panorama globale della sicurezza informatica, Fortinet rappresenta uno dei player più consolidati e tecnologicamente avanzati. Fondata nel 2000 e con sede a Sunnyvale, in California, l’azienda si è affermata come un punto di riferimento nella protezione delle reti aziendali, dei data center e delle infrastrutture digitali critiche. Il suo approccio si basa su una visione integrata e scalabile della cybersecurity, capace di rispondere alle esigenze di un mondo sempre più interconnesso e soggetto a minacce complesse e persistenti.


 

L'Architettura Fortinet Security Fabric

 

Fortinet è nota per la propria architettura chiamata Fortinet Security Fabric, una piattaforma unificata che consente la gestione coordinata della sicurezza in ambienti IT ibridi, cloud, edge e on-premise.

Il cuore dell’offerta è rappresentato dai firewall FortiGate, sistemi di nuova generazione che combinano prevenzione delle intrusioni, filtraggio dei contenuti, protezione dalle minacce avanzate e segmentazione della rete, offrendo una difesa multilivello e ad alte prestazioni. Ma l’azienda va ben oltre il semplice firewall: le sue soluzioni coprono un ampio spettro di esigenze e capacità di adattamento a contesti regolamentari come la direttiva NIS2 o il GDPR, dalla sicurezza delle applicazioni alla protezione degli endpoint, dalla gestione delle identità alla sicurezza in ambienti OT (Operational Technology), fino all’automazione della risposta agli incidenti.


 

Intelligenza Artificiale e Ricerca sulle Minacce

 

Un elemento distintivo è l’integrazione dell’intelligenza artificiale e del machine learning nei suoi sistemi, in grado di rilevare comportamenti anomali e bloccare gli attacchi in tempo reale. Grazie a una rete globale di laboratori di ricerca sulle minacce (FortiGuard Labs), Fortinet analizza quotidianamente miliardi di eventi per aggiornare costantemente i propri modelli predittivi, garantendo un altissimo livello di reattività contro le minacce più recenti, come ransomware, malware polimorfi e attacchi definiti zero-day.


 

Applicazioni nel Settore Logistico e Servizi

 

Nella logistica le sue soluzioni vengono adottate da operatori pubblici e privati per proteggere infrastrutture critiche, gestire la sicurezza delle reti IoT e garantire la continuità operativa in contesti in cui un’interruzione dei sistemi può generare gravi danni economici e reputazionali. L’azienda offre anche servizi di sicurezza gestita (MSSP), formazione tecnica e certificazioni attraverso il Fortinet NSE Institute, con l’obiettivo di colmare il divario di competenze nel settore.