Corsi di formazione ETA, in aula con gli imprenditori e gli autistiL'obiettivo è migliorare la sicurezza sulle strade






(descrizione) Ethical Transport Approach (ETA) propone corsi ad hoc di taglio psicologico. Il primo si è tenuto lo scorso 5 settembre, il secondo arriverà a breve.
Alla prima sessione hanno partecipato cinque aziende, tra queste il Gruppo Messaggerie del Garda, una delle prime realtà a sottoscrivere anche l’iscrizione a ETA.

Rebecca Beschi, responsabile delle risorse umane e nipote del Presidente Mario Beschi ha riferito: "Messaggerie del Garda è fortemente orientata all’impegno nella Responsabilità Sociale e nel rispetto dei 10 Principi del Global Compact delle Nazioni Unite. Siamo attenti a tenere un comportamento socialmente ed eticamente responsabile anche per stimolare i nostri stessi fornitori a una gestione rispettosa dei diritti umani, dell’ambiente e per la sicurezza. Pertanto, investiamo sulla figura dell’autista per mission. Il suo ruolo per noi è fondamentale perfino per le nostre strategie di sviluppo basate sulla personalizzazione dei servizi. Abbiamo quindi accolto con convinzione la proposta di ETA, con il suo decalogo, e abbiamo partecipato al corso con figure apicali e in futuro offriremo la formazione ETA agli stessi autisti”.

"Ciò che è emerso dal corso del 5 settembre e che ci siamo portate a casa  – ha specificato la dott.ssa Beschi - è l'aver ribadito il concetto che la persona è al centro del nostro interesse, con le sue motivazioni, le sue aspettative, le sue esigenze ed è fondamentale condividere obiettivi e aspettative. È emerso il concetto di squadra in cui gli obiettivi dei singoli devono essere collegati alla mission aziendale. È opportuno considerare la persona e le motivazioni che la spingono a svolgere un determinato lavoro in un determinato posto di lavoro. Inoltre, è emerso il concetto di gestione dello stress ed il riuscire ad incanalare l'energia in modo corretto e non subire le situazioni che accadono."
 
"Occorre guardare al futuro con atteggiamento proattivo – ha dichiarato la presidente e cofondatrice di ETA Emanuela Carpella, di Brescianon subendo vecchie abitudini e portando avanti comportamenti e organizzazioni che si rivelano sempre più perdenti, ma cercando di costruire noi, ognuno di noi, il mondo in cui vogliamo vivere e che vogliamo consegnare ai nostri giovani”.

Tra i partecipanti del primo appuntamento c'è stato anche Fabrizio Sandrini Responsabile Supply Chain del Gruppo Sapio: "Mi sono iscritto al corso per apprendere alcune tecniche da trasmettere ai nostri partner che erogano il servizio a clienti e pazienti del Gruppo Sapio. Per noi è di fondamentale importanza il coinvolgimento dei conducenti che rappresentano la nostra azienda e che diventano il nostro biglietto da visita,  soprattutto per le consegne domiciliari a pazienti che spesso sono in condizioni disagiate e che devono essere trattati con attenzione e sensibilità. Spesso il conducente diventa l’unica persona che vedono durante la giornata e per questo motivo la formazione che eroghiamo deve tenere conto anche dell’aspetto empatico ed emotivo delle relazioni. L’incontro con il professor Milani ci ha dato degli spunti interessanti che introdurremo sicuramente nelle prossime sessioni di formazione dei conducenti”.

È inoltre necessario rivedere l’accesso alla professione di autotrasportatore offrendo una preparazione più ampia che oltre le norme si soffermi anche sugli aspetti comportamentali, psicologici e di responsabilità sociale, favorendo l'inclusione dei cittadini stranieri che grazie al decreto flussi vengono in Italia per lavorare negli autotrasporti. Nel nostro Paese, tra l'altro, scarseggiano i camionisti perché i giovani non sono disposti a farlo di mestiere.

A tenere i corsi di taglio psicologico è lo psicologo Leonardo Milani, Direttore dell’Istituto di Psicologia del Benessere, che ha spiegato: "Il progetto prevede corsi di una giornata e si propone di formare  imprenditori e autisti per creare eccellenza nel proprio settore attraverso comportamenti virtuosi personali e organizzativi. L'effetto di questa attività di docenza lo si potrà osservare in ogni strada e luogo dove  queste persone così specializzate potranno essere di esempio , con una conseguente notevole diminuzione degli incidenti causati da fattori umani.  Per quanto riguarda in particolare gli autisti, attraverso strumenti concreti e una metodologia interattiva, essi apprendono comportamenti di valore etico, da assumere anche e soprattutto in situazioni di emergenza, sviluppano il senso di appartenenza e l’autostima, avviando un processo di automiglioramento".   

"Noi ci rivolgiamo alle aziende di autotrasporti comprese quelle  di produzione che hanno alle dipendenze autisti, i cosidetti autisti per conto proprio. La nostra missione  - ha concluso la presidente ETA Emanuela Carpella -  è mandare in soffitta il cliché negativo e superato del camionista facendo evolvere la mentalità dei titolari di autotrasporti perché vengano professionalizzate queste figure così strategiche per la nostra società. L’obiettivo è far diventare questa attività interessante per le nuove generazioni, creare il senso di appartenenza nei dipendenti per fidelizzarli. Se si sentono valorizzati nella loro azienda lavorano più volentieri. E tutto ciò non può che renderci più competitivi sul mercato. È attraverso delle azioni concrete che si ottengono risultati”.