7k di biometano con gli scarti dell’agricolturaLetame, liquami bovini, pollina all’origine della produzione del Gruppo AB





Sempre più prezioso, il biometano dà una mano consistente alla limitazione delle climalterazione. Metano che finirebbe in atmsofera viene così proficuamente utilizzato, non soltanto per ridurre il consumo di carburanti fossili, ma anche appunto per ottimizzare gli scarti e i rifiuti. Vera economia circolare, insomma.

Sul territorio nazionale sono già attive realtà ottimo esempio nella produzione di biometano a chilometro zero, tema caldo a pochi giorni dalla pubblicazione del decreto da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che ha presentato le regole applicative per accedere agli incentivi sull’immissione del biometano nella rete del gas naturale.

 

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A Vicenza i due impianti di Motta Energia e EBS producono circa 7.000 tonnellate di biometano liquido/anno, partendo dalla valorizzazione di effluenti zootecnici provenienti da 120 aziende agricole. Il bio-GNL prodotto è destinato al trasporto pesante e fornisce carburante a più di 200 camion per una percorrenza totale di 100k km/ anno. Entrambi gli impianti sono di proprietà di Iniziative Biometano: EBS è un brownfield, ovvero un impianto di biogas riconvertito, mentre Motta Energia è un greenfield costruito ex novo. 

Questo esempio di economia circolare valorizza tutti gli scarti di filiera che, oltre a diventare combustibile green prodotto a chilometro zero, generano fertilizzante. Il digestato, infatti, residuo del processo di digestione anaerobica, può essere utilizzato come concime in sostituzione dei prodotti chimici, spesso di importazione che oltre ad essere di ottima qualità è in grado di arricchire il terreno di sostanza organica e nutrienti, contribuendo considerevolmente al sequestro e stoccaggio del carbonio nel suolo.

Per questo progetto AB di Orzinuovi ha fornito le necessarie tecnologie per la filiera di trasformazione biogas/biometano. 

Il cammino verso l’obiettivo fissato dal Governo di sostituire il 30% del gas importato con il biometano nazionale entro il 2030 è iniziato - afferma Angelo Baronchelli di AB. La nostra realtà, con la pluriennale esperienza e il nuovo servizio “one-stop shop”, è pronta a far decollare questo settore incentivato dal recente Decreto del MASE. Affianchiamo infatti le aziende interessate nell’upgrading del biogas, nella liquefazione del biometano, nella cogenerazione, nel trattamento delle emissioni e in tutte le tecnologie a corredo dell’impianto, oltre ad offrire una serie di servizi qualificati che partono dalla consulenza a monte della progettazione dell’impianto fino al servizio di manutenzione 24/7, indispensabile per garantire alte performance e lunga vita all’impianto”