Volvo Trucks e Volvo Penta insieme contro la violenza di genere

Volvo Trucks e Volvo Penta in collaborazione con l’associazione REAgire alla Violenza hanno realizzato un workshop dedicato alla prevenzione di violenze e discriminazioni, per promuovere consapevolezza e supporto concreto.
L'incontro si è tenuto nel Volvo Studio di Milano e ha affrontato tematiche delicate e attuali relative alla violenza che molte donne. Presenti infatti diversi esperti e professionisti del settore e persone direttamente impegnate nell’assistenza alle vittime.
Pina Picierno - Vicepresidente del Parlamento Europeo e cofondatrice di Rea, Giovanni Dattoli - Managing Director Volvo Trucks Italia, Silvia Belloni - Avvocata, Presidente e cofondatrice di Rea, Domenico Pietropaolo - Local Manager di Volvo Penta Italia, Claudio Gallerani - socio Rea, Roberta de Leo ed Emanuela Fumagalli - avvocate penaliste, Stefania Sacchezin-psicologa, Nancy Cooklin - Coach e Couselor, Irene Pellizzone - Professoressa presso UniMi e Sabrina Vincenti - Antopologa presso WeWorld, hanno raccontato una realtà nella quale si parla frequentemente di violenza fisica, ma ne esistono anche forme più sottili e delicate che le donne devono affrontare.
Ad aprire i lavori Chiara Angeli, Head of Commercial Operations di Volvo Car Italia, Giovanni Dattoli, AD di Volvo Trucks Italia, che ha sottolineato l'importante della partnership con REA: "Volvo e REA sono unite nel promuovere una cultura aziendale fondata su diversità, inclusione e rispetto. Un ambiente di lavoro eterogeneo è fonte di ricchezza e innovazione.". Pina Picierno, socia fondatrice REA e Vicepresidente del Parlamento Europeo ha commentato: "Spesso nei tribunali dove le vittime dovrebbero essere protette diventano esse stesse vittime, nei luoghi di lavoro dove la disparità salariale è ancora un’enorme realtà, tra le mura domestiche che spesso nascondono abusi ma anche quando otteniamo delle piccole vittorie, c’è chi minimizza o scredita le battaglie femministe perchè la parità fa paura a chi vuole conservare il potere. Ed è per questo che iniziative come quella di oggi servono a ribadire che la nostra lotta continua e a celebrare i piccoli passi che Rea e Volvo stanno compiendo".
"Le molestie sul luogo di lavoro e la violenza domestica sono fenomeni strettamente collegati. REA (Reagire alla violenza)* è fermamente convinta che la violenza di genere abbia gravi ripercussioni anche sulla occupazione, la sicurezza e la produttività. L’alleanza con le aziende deve dunque essere su questi temi granitica: chi è vittima di comportamenti violenti sul lavoro o a casa deve avere un interlocutore aperto all’ascolto e competente che possa orientare, accompagnare e supportare. L’incontro di oggi è un ulteriore passo del lungo cammino in questa direzione" ha spiegato l’avv. Silvia Belloni, Presidente Rea.
Le avvocate penaliste Roberta De Leo, Emanuela Fumagalli e Claudio Gallerani (socio Rea), hanno descritto come gli esempi di violenza domestica-assistita siano frequentemente sottovalutati, nonostante il loro impatto significativo sulle vittime, in particolare sui minori che assistono a episodi di abuso all'interno del contesto familiare. Le avvocate hanno evidenziato come sia fondamentale il supporto dell’azienda, per poterli intercettare in anticipo e garantire alla donna il supporto necessario per la sua autonomia e indipendenza; ad esempio tramite la redazione di policy anti molestie, la tutela del proprio dipendente in casi più gravi (ex. Tramite un bodyguard), la diffusione e lo sdoganamento del tabù legato alla violenza, offrendo la flessibilità oraria o l’aumento del congendo. È fondamentale la collaborazione di tutte le parti affinchè questi episodi di violenza domestica non si verifichino più.
Sono intervenute anche Irene Pelizzone e la dott.ssa Sabrina Vincenti: "Il mancato accesso alle risorse economiche, il controllo ossessivo delle spese e la privazione di opportunità lavorative, sono solo alcuni dei modi in cui questa forma di abuso si manifesta. Riconoscerla è il primo passo per combatterla". Volvo è un’azienda attenta al benessere dei propri collaboratori, abituata ad avere la parità come valore e con un codice etico rigoroso; e ritiene fondamentale investire in progetti che vadano in questa direzione.