Roberto Pietrantonio eletto nuovo presidente di Unrae

L’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri ha già 75 anni. L’evento è stato festeggiato al suggestivo Museo dell’Ara Pacis, a Roma, in concomitanza con le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo. Il nuovo presidente è Roberto Pietrantonio, amministratore delegato di Mazda Italia, mentre il presidente uscente, Michele Crisci, è ora presidente onorario. Per la sezione Veicoli Industriali è stata riconfermata la presidenza di Paolo A. Starace, amministratore delegato di Ford Trucks Italia.
Il direttore generale di Unrae, Andrea Carnevali, ha inoltre dato il benvenuto a cinque nuovi soci: BYD, Omoda & Jaecoo, Rossocorsa, China Car Company e Schmitz Cargobull. Con il loro in- gresso, l’associazione conta ora 46 soci, per un totale di 64 marchi. Michele Crisci, nel suo discorso di commiato, ha espresso profonda gratitudine nei confronti dei soci, delle istituzioni e dei media con i quali ha collaborato nei suoi otto anni alla guida dell’associazione. «Sono stati anni non facili per il settore per via delle normative, della crisi dei semiconduttori e per i motivi geopolitici che conosciamo, ma l’automotive ha mostrato una straordinaria resilienza». Poi un accenno al tema della neutralità tecnologica: «Abbiamo assistito a battaglie accesissime sulle tecnologie da adottare, alle quali l’Unrae si è opposta cercando di fornire sempre dati certi e contribuendo a indicare il percorso da intraprendere per supportare i consumatori nel difficile passaggio della transizione energetica, che è ricco di opportunità da cogliere». Crisci ha sottolineato come, nel processo di adozione delle nuove tecnologie, l’Europa abbia assunto il ruolo di indicare la strada e Unrae abbia dato il suo contributo: «Se Unrae ha avuto un ruolo in questo passaggio, ne vado molto orgoglioso e per questo devo ringraziare i miei compagni di viaggio, le Case associate e le altre associazioni di settore, oltre agli esponenti politici che si sono succeduti in questi anni».
Ha preso poi la parola Carlo Cavicchi che ha ripercorso in un suggestivo racconto la storia dell’Unrae intrecciandola con quella dell’automobile a partire dall’anno della fondazione (1950). L’evento è proseguito con un’intervista doppia, al vecchio e al nuovo presidente. Alla domanda sugli obiettivi raggiunti, Crisci ha ri- sposto: «Ho fatto in modo che i nostri dati acquistassero autorevolezza presso i giornalisti. Fino a una quindicina di anni fa i dati sull’immatricolato rappresentavano un’incognita. Le nostre associate ora hanno una percezione chiara di ciò che Unrae ha fatto e può fare nelle relazioni con le istituzioni». Roberto Pietrantonio, eletto per il triennio 2025- 2028, promette di raccogliere l’eredità della precedente presidenza «con spirito di servizio e profondo senso di responsabilità», proseguendo nel solco tracciato negli ultimi anni. “Uno dei progetti su cui punteremo sarà dedicato alla comunicazione: sono convinto che il patrimonio di autorevolezza dell’Unrae vada comunicato con un linguaggio moderno ed efficace. Un altro aspetto su cui punteremo sarà l’alleanza con le altre associazioni, con l’obiettivo di essere ancora più efficaci ai tavoli istituzionali».