C'è fermento in Unione Europea attorno al tachigrafo intelligenteAnnunci importanti sono usciti dall'ultimo Tachograph Forum






L'installazione obbligatoria del dispositivo, su tutti i veicoli di nuova immatricolazione adibiti al trasporto merci con massa complessiva maggiore di 3,5 tonnellate, è scattata meno di sei mesi fa, il 15 giugno 2019.

Si parla però già di una implementazione delle funzionalità del tachigrafo intelligente. La notizia è rimbalzata da Bruxelles, al termine del quarto incontro del Tachograph Forum creato in seno alla Commissione Europea (i documenti presentati sono disponibili, in lingua inglese, al seguente link).

Secondo i piani comunicati, lo Smart Tachograph 2.0, apparecchio digitale di seconda generazione, dovrebbe essere associato ai veicoli immatricolati nella primavera del 2023.

Le società che operano nel settore trasporto a livello internazionale avranno tempo due anni, quindi sino al 2025, per effettuare l'aggiornamento del dispositivo a bordo del parco circolante.

Il nuovo tachigrafo intelligente in via di sviluppo proporrà una serie di 'plus', tra cui:

  • validazione della posizione del mezzo pesante mediante sistema OSNMA (Open Service Navigation Message Authentication);
  • indicazione se si tratti di un'operazione di scarico o di carico;
  • precisazione sul tipo di trasporto effettuato (passeggeri o merci);
  • rilevazione in modalità automatica in caso di sconfinamento. Sarà così possibile distinguere e mantenere monitorate le attività di cabotaggio stradale (con questo termine si identificano operazioni di autotrasporto consentite temporaneamente per conto terzi a un vettore di un Paese dell'Unione Europea all'interno del territorio di un altro stato dell'UE, NdR).

La certificazione della posizione trarrà vantaggio dall'espansione ulteriore annunciata per Galileo, il sistema europeo GNNS (acronimo per 'Global Navigation Satellite System') di posizionamento e navigazione satellitare civile, appoggiato al momento a 21 apparecchi operativi orbitanti intorno alla Terra, destinati però a salire a 34.

In occasione dell'ultimo incontro a Bruxelles si è anche parlato della necessità di rendere lo Smart Tachograph 2.0 un dispositivo in grado di sostenere cicli di aggiornamento continuo, così che non vi sia necessità di procedere alla sostituzione dell'hardware nel caso in cui si evidenzino necessità di potenziamento ulteriori.

La strada tracciata è quella dell'integrazione con funzionalità proprie dell'attività di gestione delle flotte aziendali, con impegno al contempo a fornire un reale contributo in materia di ecosostenibilità. Gli algoritmi che regolano il funzionamento del tachigrafo intelligente dovranno essere rivisti così da consentire al dispositivo di sostenere scambi di dati e informazioni, su un asse che muova in una direzione e nell'altra (bidirezionali), con le autorità di riferimento per il settore dell'autotrasporto e con le infrastrutture esterne

Nel corso del quarto incontro del Tachograph Forum a Bruxelles sono state inoltre raggiunte altre determinazioni.

Una prima riguarda l'avvio di brevi campagne che informino la platea più vasta possibile sul comportamento scorretto e dannoso di alcuni Stati Membri dell'Unione Europea nella fornitura di carte tachigrafiche (sono le card con microprocessore su cui sono memorizzati tempi di guida e di riposo dei driver), emesse senza rispettare i parametri comuni approvati.    

Si provvederà in aggiunta a diffondere ulteriormente la conoscenza legata alle nuove funzionalità del tachigrafo intelligente divenuto obbligatorio nel giugno scorso, con particolare riguardo ai punti della localizzazione (il già citato GNNS) e del DSRC ('Dedicated Short Range Communication'), attraverso cui un set di dati (calibrazione/stato; rispetto delle condizioni di sicurezza; sospetto di manomissione/malfunzionamento) è trasmesso dal veicolo in movimento all'unità di sorveglianza tecnologica in dotazione alla Polizia.

Le due campagne informative muovono in direzione anche di un obiettivo di controllo, dal momento che l'installazione del dispositivo da parte delle officine non sempre risulta conforme.

Grazie al progetto, entrato nel vivo, per l'adozione di nuovi sigilli tracciabili, e a un accurato accreditamento degli enti certificatori, si potrà in aggiunta accedere a tutti i dettagli connessi agli interventi di revisione, riparazione e manutenzione subiti dal tachigrafo intelligente, di cui sarà attestata la regolarità.