Iveco e Petit Forestier, sempre insieme
Il costruttore torinese e il Gruppo francese specializzato nel noleggio di veicoli refrigerati a Milano hanno confermato la volontà di continuare a collaborare per dare vita alle migliori soluzioni
Una collaborazione di valore quella tra Iveco e Petit Forestier, leader europeo nel noleggio di soluzioni di refrigerazione, veicoli certo (80mila a livello mondiale), ma anche container e mobili/vetrine. Una collabo- razione che consente di rispondere perfetta- mente alle esigenze dei clienti nell’ambito del trasporto del fresco con mezzi sicuri, affidabili, robusti e sostenibili, la maggior parte dei quali allestiti Lecapitaine, azienda parte del gruppo francese. A due anni dalla presentazione dell’eDaily Lecapitaine, i due brand hanno dato nuovamente appuntamento alla stampa a TuttoFood, fiera di riferimento per il comparto food & beverage, andata in scena a Milano dal 5 all’8 maggio. Presenti presso lo stand di Petit Forestier Massimo Revetria, responsabile Gamma Leggera Iveco Mercato Italia, e Alessandro Rosi, direttore generale della filiale italiana di Petit Forestier che conta un parco di circa 2.500 veicoli in Italia che diventano 5.000 considerando anche quelli di Sv Noleggio, parte del colosso francese da marzo 2023. Ben oltre la metà (e nel caso di Sv Noleggio circa il 90 per cento) targati Iveco.
Quella tra Iveco e Petit Forestier è una partnership strategica perché...
M.R. «La mission del freddo per Iveco è molto importante, vale il 20 per cento del nostro immatricolato tra le 3,5 e le 7,2 tonnellate. Pensiamo di avere il veicolo ideale per tutte le sottomissioni nell’ambito del trasporto a temperatura controllata, indipendentemente dalla tecnologia di trazione. Petit Forestier per noi è un partner prima ancora che un cliente. Condividiamo molte delle tecnologie che andiamo a sviluppare per comprendere la migliore correlazione tra veicolo e allestimento, che in questo comporto ha un peso fondamentale».
A.R. «Iveco ci supporta nel nostro lavoro quotidiano, con i suoi veicoli e la sua tecnologia, con la ricerca continua sui materiali e sui mezzi. Grazie a questa partnership possiamo offrire soluzioni concrete alle sfide ambientali e logistiche del presente e del futuro. L’eDaily presente nello stand è un esempio di come stiamo affrontando con responsabilità la transizione energetica nel mondo del trasporto refrigerato. La cella Urban, parzialmente composta da materiali riciclati e progettata con un layout aerodinamico, consente di migliorare l’autonomia e l’efficienza complessiva dell’eDaily».
Quanti eDaily ci sono oggi nella flotta di Petit Forestier Italia e i clienti sono pronti alla transizione green?
A.R. «Sta crescendo la sensibilità dei clienti sulle alimentazioni alternative al diesel e non è indotta solo dalle ‘costrizioni’, il cambio generazionale sta comportando un cambio di passo. Oggi parliamo spesso con persone che magari hanno già l’auto elettrica e quindi una conoscenza diversa del prodotto BEV anche dal punto di vista tecnico. Al momento abbiamo una settantina di veicoli elettrici nella nostra flotta e crediamo ci siano tutte le condizioni perché aumentino».
M.R. «In valore assoluto si tratta di numeri piccoli, ma rispecchiano quella che è la quota degli elettrici nel segmento. Senza condizioni abilitanti non riusciamo a imporci con l’elettrico. Aggiungo che il trasporto a temperatura controllata è proprio la mission per definizione per i veicoli elettrici allestiti perché si ha la possibilità di agire sulla cella in modo indipendente rispetto al termico. Per raffreddare il vano si utilizza la batteria del mezzo, basta una presa di forza elettrica ad alto voltaggio come quella, appunto, di eDaily».
Cosa ne pensano dell’eDaily i clienti Petit Forestier che l’hanno provato?
A.R. «Dopo qualche naturale evoluzione siamo arrivati ad avere un veicolo che ha delle caratteristiche di affidabilità riconosciute dai nostri clienti. I feedback sono assolutamente positivi. Oggi eDaily garantisce la medesima ‘peace of mind’ del prodotto termico. Stiamo cercando di inserire dei veicoli elettrici nella nostra flotta per il breve termine e per i test: chi li prova il più delle volte ne rimane soddisfatto, vanno scomparendo i timori che talvolta non consentono il passaggio ai veicoli a batteria. Importantissimo in questo senso anche il lavoro dei nostri consulenti che devono essere in grado di fornire al cliente tutte le info necessarie per un utilizzo corretto del prodotto elettrico».
M.R. «Oggi a frenare la scelta di un veicolo elettrico ci sono sostanzialmente due ragioni: il rischio tecnologico e l’autonomia. Del rischio tecnologico in questo caso se ne fa carico il noleggiatore, ma l’autonomia? Abbiamo lavorato tantissimo affinché l’assorbimento del gruppo frigorifero fosse il più basso possibile e dunque si possano per- correre un numero adeguato di chilometri. Ricordo inoltre che con il Model Year 2024 riusciamo a caricare a corrente continua fino a 115 kW».
Chi sceglie i veicoli elettrici e quali le caratteristiche di questi contratti?
A.R. «I veicoli elettrici oggi sono scelti soprattutto per l’ultimo miglio e l’home-delivery. Vengono richiesti soprattutto da chi ha la necessità di spostarsi all’interno delle Ztl. Generalmente i contratti hanno una durata di 60-72 mesi per contenere i canoni, più elevati rispetto a quelli di un veicolo diesel. Inutile dire che viaggiare in elettrico costa di più anche se il divario va riducendosi».
Chi si occupa del service dei vostri veicoli?
A.R. «Abbiamo sette filiali operative in Italia con officina, più una sede centrale dotata anche di carrozzeria e possiamo contare su dei dealer di riferimento per la fornitura di ricambi originali. Per tutto quello che riguarda le garanzie o i veicoli pesanti ci affidiamo, invece, alla rete Iveco».
Cosa succede ai veicoli fine vita?
A.R. «Abbiamo un’attività di remarketing che sta lavorando parecchio. Spesso i veicoli cambiano utilizzo. Per noi fine vita però significa anche mezzi che possono diventare, in accordo con il cliente, scorte, muletti, etc. per dargli modo di non dover mai fermare il loro business».
Quali saranno i prossimi sviluppi?
M.R. «Non dipendono da noi ma dal legislatore. Se domattina si decidesse in Europa che vino, acqua e olio, per esempio, devono viaggiare a temperatura controllata avremmo un boom di richieste».
A.R. «Il noleggio continuerà a crescere».
Sv Noleggio, continuerà a esistere come brand a sé stante?
«Sì, rimarrà separato perché ha una grande forza sul mercato italiano. Il nostro obiettivo è dare a ciascun brand, quindi Sv Noleggio e Petit Forestier, la sua identità, vogliamo targetizzarli al meglio per evitare che si possano in qualche modo cannibalizzare».
Non solo per il freddo
Non solo veicoli refrigerati. Petit Forestier un anno fa ha dato vita a Zefirent, brand per i mezzi non destinati alla catena del freddo, a completamento dell’offerta. Zefirent supporta i clienti noleggiando, a breve, medio e lungo termine, veicoli appositamente adattati ai di- versi usi aziendali, attraverso la rete mondiale di filiali locali di Petit Forestier Group. Reattività nelle risposte e vicinanza sono i punti forti anche della new entry specializzata nel noleggio all inclusive. Il canone include, infatti, assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno, veicolo sostitutivo in caso di immobilizzazione, manutenzione e riparazione del veicolo e delle attrezzature, controlli obbligatori e preventivi, gestione e monitoraggio delle procedure amministrative, fornitura di pneumatici, fluidi e lubrificanti, eventuale personalizzazione con i colori aziendali.