Nefton&Man per il Megawatt Charging SystemL’MCS punta a una ricarica capace di 3 MW e un funzionale recupero delle batterie. Nel frattempo due TGS vanno a Midolini Fratelli





(descrizione)Il progetto NEFTON ha come obiettivo sviluppare il sistema di ricarica Megawatt Charging System (MCS) per il MAN eTruck. Ora il progetto è stato esteso a una potenza di ricarica di 3 megawatt. 

MAN Truck & Bus sta lavorando anche a soluzioni di post-utilizzo delle sue batterie, per allungare la loro vita utile e, quando ciò non è più possibile, riciclare le materie prime contenute. 

MAN Truck & Bus dal 2021 ha unito le forze con cinque partner dell’industria e dell’università nel progetto di ricerca NEFTON (Commercial Vehicle Electrification for Transport Sector Optimized Grid Connection), finanziato dal Ministero federale dell’economia e della protezione del clima. Gli altri partner sono il fornitore di sistemi powertrain AVL, l’esperto in power electronics PEA, la Technical University of Deggendorf, la Technical University of Munich (TUM) e la Forschungsstelle für Energiewirtschaft (FfE). L’obiettivo comune è condurre una ricerca olistica sul funzionamento del trasporto pesante delle merci con un camion elettrico entro il 2024. L’intero sistema, composto da veicolo, stazione di ricarica e connessione in rete, deve essere progettato per varie applicazioni nel trasporto su lunghe distanze. 

La chiave tecnica centrale è il Megawatt Charging System (MCS) e la sua capacità di ricarica. L’intera catena del sistema MCS sarà esaminata per fattibilità, efficienza economica e sostenibilità attraverso lo sviluppo di una stazione di ricarica ad alta efficienza che consenta anche la ricarica bidirezionale per un’eventuale integrazione del camion come unità di stoccaggio nella rete elettrica. 

Lo standard MCS deve essere ulteriormente studiato con un’estensione del progetto: verranno testate correnti di carica di 3.000 A, che consentiranno di caricare completamente un camion elettrico in 15 minuti. A tale scopo, la Technical University of Munich, insieme a MAN Truck & Bus e alla Technical University of Deggendorf, stanno sviluppando nuovi sistemi con capacità di ricarica di 3 megawatt che saranno testati sui banchi di prova del nuovo partner del progetto Fraunhofer ISE. 

 

(descrizione)La seconda vita delle batterie 

MAN sta già lavorando allo sviluppo di una strategia per utilizzare le batterie per risparmiare risorse in applicazioni secondarie. Per garantire una maggiore durata della batteria, l’obiettivo è addestrare i clienti a guidare, caricare e utilizzare i veicoli in modo da ridurre al minimo il carico sulla batteria che può aumentare in modo significativo la vita della batteria. 

Le batterie che tornano a MAN dopo l’uso vengono analizzate in modo approfondito e, nel caso in cui non possano più essere utilizzate per la trazione, vengono inviate verso applicazioni secondarie. Quindi attualmente ci sono tre opzioni: un secondo utilizzo sul veicolo dopo la riparazione in fabbrica, un secondo utilizzo per esempio come accumulo tampone di impianti solari o eolici o, infine, il recupero delle materie prime da riciclare per nuove batterie. 

MAN sta lavorando con vari partner e l’Università di Kassel su progetti per valutare se le batterie usate siano adatte per i sistemi di stoccaggio fissi. Circa 120 pacchi batteria, con un contenuto energetico di 18,6 kWh per pacco, sono stati consegnati a un produttore di sistemi di accumulo. I pacchi batteria provengono dalla prima prova di camion da distribuzione elettrici iniziata in Austria nel 2018 e durata tre anni. Nel progetto l’attenzione è rivolta ai sistemi di accumulo di energia per le aziende industriali: per esempio il “peak shaving”, ovvero il bilanciamento dei picchi di ricarica. 

Il riciclaggio entra in gioco dopo la seconda vita delle batterie o nel caso in cui le batterie non siano più adatte per applicazioni di stoccaggio, per esempio se danneggiate in un incidente. L’obiettivo di MAN è raggiungere un ciclo chiuso per le materie prime recuperando materiali come nichel, manganese, cobalto o litio, per la produzione di nuove batterie. Attualmente, il tasso di riciclaggio è superiore al 70%.

 

(descrizione)Midolini: “Con i due nuovi MAN TGS solleviamo il mondo” 

Due i carri MAN che sono recentemente sono entrati a far parte della flotta Midolini. Il MAN TGS 35.470 8x4H-6 è allestito con gru articolata Fassi F1650RA con sbraccio fino a 40,95 m dotata di una prolunga idraulica e cestello, quindi ideale per interventi in spazi ristretti e altezze elevate. Il secondo MAN TGS 35.510 8x4 è completato da una idrogru KT160.33 dotata di braccio telescopico a cinque sfili per una lunghezza fino a 30,10 m che permettono di raggiungere un’altezza da terra di 33 m, mentre le dimensioni contenute dell’insieme carro/gru li rendono perfetti per operazioni di sollevamento di grandi carichi in spazi ristretti, inaccessibili alle più ingombranti autogru.

(descrizione)Midolini è una società nata negli anni ’50 a San Giorgio di Nogaro (Udine) per iniziativa di Umberto, con una semplice attività di estrazione e di trasporto inerti da diverse cave nella periferia di Udine. Dai cavalli ai primi autocarri, e all’attività estrattiva e relativi trasporti si passò al sollevamento, con le prime autogru tralicciate, quindi negli anni Ottanta ai trasporti eccezionali.

Nel 1996 la Midolini Fratelli SpA è divenuta anche Impresa Portuale con insediamenti a Marghera (Venezia), Trieste e Monfalcone (Gorizia). 

Oggi in azienda è operativa anche la terza generazione con Giacomo Pittini, figlio di Mirva Midolini, che ricopre la carica di Amministratore delegato: “Ai nostri mezzi chiediamo performance e affidabilità e MAN non ci ha mai deluso. Se poi a questo aggiungiamo l’eccellente servizio garantito dall’officina autorizzata di zona, si può ben capire come questo rapporto sia destinato a durare ancora a lungo. Non prendo parte attiva agli interventi, ma dai nostri autisti ho avuto eccellenti riscontri sulle innovazioni della nuova gamma, della quale hanno apprezzato soprattutto il comfort di guida e in generale della cabina. Io sono più attento ai conti e sotto questo aspetto abbiamo notato un sensibile miglioramento nella gestione dei veicoli”.