Meno immatricolazioni, ma il parco circolante è più sicuro(E anche meno inquinante)






(descrizione) L’Osservatorio di Continental sui macro-trend del mercato dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone, dopo una serie di analisi (anzianità, categoria euro, ecc), ha appurato che le immatricolazioni dei Mezzi Pesanti sono diminuite.

In particolare, hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021 con solo 21.524 nuovi mezzi. Tutte le regioni seguono la scia nazionale ad eccezione di Lazio (+5,5%), Trentino-Alto Adige (+2,2%), Marche (+10,5%), Calabria (+30,4%), Friuli Venezia Giulia (+8,4%), Sardegna (+14,1%) e Valle d’Aosta (+19%). I cali delle altre regioni vanno dal -0,9% del Veneto al -41,2% della Basilicata.
Risultati in controtendenza rispetto alla crescita media dei Paesi Ue, dove le immatricolazioni sono aumentate del 6,5% rispetto al 2021. I Paesi che hanno registrato una maggiore crescita sono Francia (+2,3%), Spagna (+13,6%) e Regno Unito (+13,4%). La Germania, Invece, segna un calo dello 0,9%.

Poco cambia per quel che riguarda l’alimentazione. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8% in leggero calo rispetto al 91,3% del 2021) seguito da benzina e metano (che rimangono stabili a 4,6% e 2,2%). Piccola crescita invece delle alimentazioni alternative: la combo benzina e gas liquido segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
Tra le regioni con più mezzi elettrici, passa in testa alla classifica la Valle d’Aosta (2,1%), sorpassando il Trentino-Alto Adige (che passa da 1,3% del 2021 a 1,7% del 2022). Le regioni con più mezzi a metano sono le Marche (6,4%), l’Emilia Romagna (4,6%) e l’Umbria (3,8%).