Matrice a Losanga

Prosegue il sodalizio fra Renault Trucks Italia e Gabry Garage nell’allestimento di camion che si distinguono da quelli di serie

L’anno ricaricato! Cosa? Il camion, un T High non a caso denominato Reloaded, come il film Matrix. E chi è stato? Gabry Garage, al secolo Gabriele Coacci di Senigallia, su commessa diretta della Renault Trucks. La filiale italiana gliene ha ordinata una Limited Edition di 10 esemplari, almeno; dovessero scapparcene un paio in più non è un problema, non troppi però, per preservare quell’esclusività che cerca chi vuol distinguersi senza esagerare. Già, perché i camion fuoriserie di (piccola) serie, se da un lato rinunciano a una personalizzazione spinta, dall’altro garantiscono la qualità, le prestazioni e la durata di un veicolo di grande produzione. 

(Ri)finito da mani esperte 

D’altro canto, da Gabry Garage lavora chi ha un passato professionale nel service network della Losanga, quindi il T lo conoscono abba- stanza bene da poterlo smontare e rimontare a occhi chiusi e senza problemi. Sì, perché i dettagli che sono stati personalizzati sono parecchi, sia dentro che fuori. Vediamoli. Il veicolo di partenza è un trattore T High 480 TurboCompound, ultima e più performante versione dell’ammiraglia Renault Trucks, caratterizzata dalla doppia turbina sotto al tunnel e le rosse mostrine specifiche sulle portiere e sulla calandra. È l’unico tocco di colore diverso e perciò ancor più evidente in una matrice (di nuovo) dove predomina il nero, che è la tinta base in cui esce il camion dagli stabilimenti di Billancourt. Poi, appena più a sud di Misano Adriatica - che a chi mastica di truck race qualcosa deve pur dire - gli spalmano addosso migliaia di pixel verde fluo che possono concentrarsi sulle balconate dei cerchi e dei mozzi ruota o sui fregi verniciati del paraurti, oppure dispersi a migliaia nelle cascate verticali di caratteri che wrappano tutte le superfici laterali della cabina. Escluso il retro, dove il verde si limita al tubolare che ospita lo specifico pan- nello degli attacchi elettrici e pneumatici al semirimorchio. Però va pure a colorare le fasce reggiserbatoi, la parte superiore dei parafanghi e la carenatura dei longheroni posteriori, oltre naturalmente al copriralla che è un po’ la firma di Gabry Garage. Sulle carenature laterali, appena prima delle ruote posteriori, la scritta Reloaded RT e la numerazione progressiva da 1 a 10 (per ora) in tricolore. 

Si staglia nel buio 

Le luci a led si sprecano: dalla barra portafari sul tetto della cabina, agli spot sotto al paraurti e alle minigonne. Attraverso i gradini, anch’essi bordati di verde, saliamo in cabina dove il Coacci s’è divertito a fare pendant con le cuciture dei mancorrenti e del tappetone sul pavimento che, ricordiamo, è quello piano e sen- za sporgenze, peculiare del T High. Ma sono infiniti gli altri dettagli che hanno ricevuto la medesima personalizzazione, non si è salvato neppure il quadretto dei comandi del frigorifero, per dire. A questo punto pare scontato che il cruscotto abbia le stesse rifiniture, così come le bocchette di aerazione sono bordate di verde e tutte le tendine dell’abitacolo recanti in verticale la scritta Reloaded. Nemmeno la Losanga sul volante si sottrae al rivestimento nero/verde, così come il perimetro della nuova strumentazione completamente digitale e le varie maniglie dei portaoggetti. A proposito, siccome questo T High esce con un solo lettino (ma non è una configurazione obbligatoria, se ne volete due ve li danno), sopra viene installato uno specifico modulo con comparti pensili da ben 50 centimetri di profondità, chiusi da quattro sportelli; quelli alle estremità contengono un microonde a destra e una macchinetta del caffè a sinistra, entrambi griffati con la Losanga. Le luci di sottofondo sono, indovinate un po’... verdi. Ecco, se di notte non vi impressiona l’idea di sembrare un po’ un alieno nella sua astronave, il T High è il camion che fa per voi. Scherzi a parte, Gabry Garage è riuscita a dare ulteriore carattere a un modello che già è abbastanza distinguibile dagli altri, portatore sano dei geni stilistici che furono nel DNA del progenitore Ae/Magnum. 

Alla conquista della Penisola 

Diciotto trattori gamma T, cabina High Sleeper, allestimento smarTracer hanno lasciato la sede di Pero (pe- riferia Nord di Milano), alla volta di altrettanti concessionari italiani di Renault Trucks dove faranno da veicoli dimostrativi per promuovere l’ultima evoluzione del pesante francese, erede di quel T Evolution lanciato ormai nel 2021, in concomitanza con la disponibilità dei motori turbocompound. Sì, perché in realtà i DE13 TC sarebbero due, 440 e 480 Cv, solo che il primo non è proposto qui da noi, dove le potenze medie sono storicamente più alte che nel resto del Continente. Ma l’altro basta a ridare smalto a un marchio che nell’ultimo lustro aveva un po’ perso quella carica innovativa patrimonio del predecessore Magnum. Stavolta il merito, e non la colpa, è della capogruppo Volvo, donatrice di quelle meccaniche così tanto efficienti da riportare il Renault fra i camion di linea meno ‘assetati’ del panorama europeo; corroborato da una nuova strumentazione digitale, con l’implementazione dei nuovi Adas, e l’ottimo punteggio (4 stelle) nei test euro Ncap dedicati alla sicurezza dei camion. Un cambio d’immagine testimoniato anche dalla tenuta del valore dell’usato e dai relativi piazzali ormai vuoti. Ma che non ha impedito di procedere nello sviluppo del model year 2025 che promette un ulteriore calo dei consumi (2,5 per cento secondo la Casa). E siccome il 95 per cento delle emissioni totali di anidride carbonica imputate al camion sono quelle dovute al suo utilizzo, il contributo al miglioramento dell’ambiente non è trascurabile. Fra l’altro, alla Renault Trucks si vantano di aver ottenuto una riciclabilità del 97 per cento a fine vita. Esistenza che può pure essere più d’una, dato che i francesi sono stati fra i primi a proporre veicoli ricondizionati di fabbrica, businnes a cui ora s’aggiunge anche l’interessante retrofitting da diesel a elettrico. Tornando all’ultima release della gamma T, il merito della migliorata efficienza va ripartito fra le telecamere al posto degli specchi, il cruise control predittivo Optivision+ e una driveline ulteriormente affinata nella scorrevolezza (nuovi trattamenti termici per ridurre gli attriti interni a favore del rendimento organico). A proposito, nello sfruttamento della marcia in folle, l’Optiroll+, sarà presto implementata anche la funzione che spegne addirittura il motore, risparmiando qualche altra goccia di gasolio. Gli pneumatici in classe A++ fanno il resto. Ultima dotazione lo sterzo ad assistenza elettroidraulica (traduzione francese del Vds Volvo) che consente la correzione attiva nel mantenimento della corsia.  (descrizione)