L’economia circolare a Ecomondo 2019Dal 5 all'8 novembre è appuntamento a Rimini






Da martedì 5 a venerdì 8 novembre 2019, al quartiere fieristico di Rimini, a cura di Italian Exhibition Group (IEG), si terrà Ecomondo 2019: attesi 1.300 espositori da 30 Paesi, visitatori da 150 Paesi, e in programma ci sono 150 seminari con mille relatori. Elargiti i numeri, conosciamo i contenuti: quattro i settori di Ecomondo 2019. Si parte da “Rifiuti e risorse”,cioè dalla presentazione della tecnologia per la gestione integrata e la valorizzazione dei materiali per migliorare l'efficienza dei processi di lavorazione.
L’approvazione dell’UE del Pacchetto sull’Economia Circolare, con il successivo recepimento a livello nazionale, offre alle imprese del recupero e del riciclo l’occasione per affrontare la sfida dell’evoluzione e della trasformazione dal riciclo di rifiuti tipici di un’economia lineare a un compiuto sistema di economia circolare. In primo piano, per il settore della “Bioeconomia circolare”, le norme UE indirizzate a eliminare i prodotti di plastica monouso.
Altro settore espositivo sarà quello delle “Bonifiche dei siti contaminati”. Qui saranno protagoniste le primarie aziende che svolgono attività di Decommissioning, per il riutilizzo dei Brown field, delle aree industriali dismesse, dei quartieri degradati e abbandonati. A Ecomondo 2019, debutterà anche il nuovo settore che si occupa del rischio idrogeologico: dedicato alle soluzioni di prevenzione e ai principali rischi climatici (inondazioni e erosione delle coste). Infine, il Global Water Expo: sezione dedicata al ciclo integrato delle acque, dalla captazione alla restituzione all'ambiente, con la presenza delle imprese della filiera del percorso idrico.

Gli “Eventi Faro”

A corredo dei 150 seminari, a Ecomondo 2019 non mancheranno “eventi faro”. A essi è affidato il compito di tracciare il solco principale dei contenuti scientifici della manifestazione riminese. Saranno focalizzati su: Industria 4.0, Mare Mediterraneo e Blue Economy, Circular Economy. Si partirà il 6 novembre con “Industria 4.0 per ottimizzare la gestione e l'utilizzazione dei rifiuti”.
La conferenza valorizzerà sia le soluzioni sia gli strumenti finanziari, pubblici e privati, che contribuiscono alla promozione delle tecnologie adeguate per aumentare la sostenibilità economica e finanziaria del settore. Centrale, per il tema, è l’analisi dei cicli di vita dei prodotti.
In più, si mostrerà che, grazie a reti di sensori che trasmettono dati da elaborare e condividere in cloud, si ha la possibilità di tracciare singolarmente il percorso di ogni prodotto, per favorire un approccio integrato ai flussi dei materiali lungo le filiere della gestione e valorizzazione dei rifiuti. Giornata intensa quella del 6 novembre, perché vedrà lo svolgimento di un altro “evento faro”: Structuring Italian Blue Growth: Bluemed meets Big.
L’economia blu dell’Unione europea è in continua crescita e, ad oggi, vale 0,5 trilioni di euro e 5 milioni di posti di lavoro. La conferenza internazionale, guardando al mar Mediterraneo,
proporrà lo stato dell'arte delle iniziative in corso nell'area, insieme alle principali sfide che attendono l'economia marittima.
Guarderà al Mediterraneo anche l’evento del 7 novembre, per raccontare l'iniziativa Bluemed R&I con l'azione pilota Plastic-free for a healthy Mediterranean Sea e l’impegno dei dodici Paesi dell’area che hanno deciso di coordinarsi per affrontare insieme la questione transfrontaliera dei rifiuti di plastica.
L'8 novembre, We are Med: sfida per un Mediterraneo sostenibile chiuderà il ciclo degli “eventi faro” dedicati al ‘mare nostrum’: sarà l'occasione per illustrare il programma di cooperazione transnazionale Interreg Med 2014-2020 che vede le istituzioni pubbliche nazionali e regionali di 12 Paesi guardare all'esigenza di un rafforzamento degli strumenti di governance in campo strategico per il Mediterraneo: turismo, sorveglianza marittima, ambiente, innovazione.
L’economia riferita ad acqua e mare caratterizzerà la giornata del 7 novembre col convegno “Blue per una crescita basata sulla conoscenza”. Il tema è in linea con le priorità della partecipazione italiana al Summit Les Deux Rives, in programma a giugno 2019 a Marsiglia. Iniziativa, quest'ultima, nata per rilanciare la cooperazione tra la sponda settentrionale e la sponda sud del Mediterraneo occidentale. La valorizzazione delle acque reflue urbane e della vasta gamma di sottoprodotti agroalimentari è priorità per le bioraffinerie flagship: i programmi europei per bioeconomia e economia circolare saranno protagonisti l’8 novembre.
Ma si affacciano altre ‘risorse’ come CO2, rifiuti di costruzione, rifiuti di plastica, oli esausti  per i quali sono in fase di attuazione impianti di valorizzazione dedicati. La conferenza illustrerà i principali risultati dei progetti europei.

(descrizione)

Verso la Circular Economy

Circular economy: the 21st-century economic paradigm to redefine growth and development: evento dedicato all’economia circolare, il 6 novembre.
L’Italia è, in Europa, il Paese con il più alto indice di circolarità, davanti a Regno Unito e Germania.
Il paradigma che disaccoppia la crescita dal consumo delle risorse richiede una vivisione a lungo termine e grandi investimenti.
La conferenza metterà al centro dell’attenzione strumenti, processi e modelli finanziari utili ad agevolare la riprogettazione dell'ecosistema industriale in linea con il paradigma dell'economia circolare. E ancora: il 7 novembre si potranno conoscere i primi obiettivi raggiunti dalla piattaforma italiana per l'economia circolare (ICESP), ma anche la rivoluzione che interessa il mondo degli imballaggi, il design delle confezioni, le nuove materie prime e il risparmio energetico. Infine, sempre il 7 novembre, si terrà un incontro in cui si guarderà alle startup e alle necessità di stimolare i finanziatori di progetti innovativi nei settori dell’energia, del clima e del cibo. Ecomondo 2019 dedicherà attenzione anche al progetto Life, istituito nel 1992 dall’Unione europea. Life ha finanziato, sino ad ora, oltre 4.500 progetti nel settore dell’ambiente, della natura e dei cambiamenti climatici. Con questi progetti, il programma Life ha favorito l’adozione di nuove soluzioni per l’ambiente e ha generato inedite pratiche di sviluppo sostenibile.