Kia Pv5 Cargo, dedicato al lavoro
La Casa coreana lancia un messaggio chiaro: il futuro dei veicoli commerciali è elettrico, intelligente e modulare
Non si tratta di un semplice furgone, ma di un concetto completamente nuovo. Kia ha lanciato sul mercato il suo primo veicolo full electric basato su una piattaforma adattabile e personalizzabile, pronta a trasfor- marsi a seconda delle esigenze. Come? Il Pv5 è caratterizzato da un'architettura della carrozzeria flessibile, la PBV, ovvero Platform Beyond Vehicle. Elettrica, sfutta la tecnologia E-GMP (Electric-Global Modular Platform for Service) e consente la configurazione di un'ampia gamma di carrozzerie e casi d'uso, tra cui conver- sioni in cargo, in modalità passeggeri, cabina o accesso facilitato per diversamente abili. A differenza di molti furgoni elettrici che vengono adattati dai modelli ICE, ovvero quelli progettati per supportare un motore a combustione interna, il Pv5 è stato creato da zero per adattarsi facilmente alle mutevoli esigenze dei clienti privati, aziendali e delle flotte. La versione Cargo, però, è quella che più di tutte mostra la direzione che la Casa vuole imprimere nel settore. Vediamo come.
L’essenziale è visibile
Linee squadrate e carrozzeria compatta per un mezzo pensato per lavorare e muoversi agevolmente nei centri urbani, per caricare e scaricare con il minimo sforzo. Ed è proprio la praticità uno dei punti forti: la soglia di carico posteriore, ad esempio, si trova a soli 419 mm da terra, rendendo ogni operazione meno faticosa e più veloce. Un dettaglio? Forse. Ma nell’attività quotidiana potrebbe fare la differenza. Dal punto di vista tecnico, il veicolo si presenta con un cuore completamente elettrico. Il motore, montato sull’asse anteriore, offre una potenza di circa 120 kW, più che sufficiente per affrontare la città, ma anche per coprire tratte extraurbane a pieno carico. La vera sfida, però, resta l’autonomia. Il brand propone tre taglie di batteria: 43,3, 51,5 e 71,2 kWh, con un’autonomia stimata fino a 400 chilometri, a seconda della configurazione. Non male per un veicolo ideato e adatto principalmente alla logistica urbana o regionale. La ricarica è un altro punto a favore: con una colonnina rapida in corrente continua, si può passare dal 10 all’80 per cento in circa mezz’ora. E per chi ricarica di notte, in deposito o in azienda, la presa di corrente alternata da 11 kW consente di fare il pieno in meno di sette ore, a seconda della batteria. Al momento, i conducenti hanno accesso a quasi 1.000.000 di charge points pubblici in tutta Europa. Questa copertura a livello continentale è supportata da partnership con importanti operatori energetici, tra cui Ionity, una rete di stazioni fondata dalle principali case automobilistiche e specializzata in HPC, ovvero ricarica rapida ad alta potenza.
Comfort su ruote
Entrando nell’abitacolo del Pv5 Cargo, l’impatto visivo è quello di un furgone più evoluto rispetto alla media del suo segmento. L’ambiente è razionale, pulito, ma anche curato. Tutto è pensato per chi passa tante ore alla guida: sedili avvolgenti, buona visibilità e comandi intuitivi. Persino il selettore del cambio è stato spostato sul piantone dello sterzo, liberando spazio nella console centrale e facilitando il passaggio dalla cabina al vano posteriore utile, ad esempio, per servizi di consegna rapida con accesso diretto. La dotazione di serie è generosa, con climatizzazione automatica, sensori di parcheggio, retrocamera, fari full Led e diversi sistemi di assistenza alla guida, che rendono la guida più semplice e, soprattutto, sicura. Va sicuramente citato il Pleos Fleet, il nuovo hub intelligente del marchio pensato per manager e conducenti che offre visibilità in tempo reale su ogni aspetto del funzionamento, tra cui lo stato energetico, la pressione degli pneu- matici, gli avvisi di manutenzione predittiva e il comportamento del conducente.
A tutto spazio
Ma veniamo alla questione più importante per un veicolo da lavoro: quanto può contenere? Il leggero offre un vano utile che varia tra i 4,0 e i 5,1 metri cubi, a seconda della versione scelta. Non siamo ai livelli dei grandi furgoni europei, ma lo spazio è ben organizzato, accessibile, e il pianale piatto, senza l’ingombro del tunnel centrale affinché sia possibile sfruttare ogni centimetro. Le porte posteriori a battente si aprono fino a 180 gradi, mentre quella laterale scorrevole permette un carico agevole anche in spazi ristretti. Gli ancoraggi interni e le varie configurazioni disponibili lo rendono adatto a trasportare tutto, dagli attrezzi ai pacchi, dai materiali edili agli alimenti.



