Francesca Saponaro, Chief Van Officer di Locauto Group

(descrizione)Dal 2017 Francesca Saponaro guida la business unit di Locauto Group, che lei stessa ha avviato e fatto crescere, dedicata al noleggio a breve termine di veicoli commerciali. Sin dal primo anno ha puntato su un’offerta distintiva nel segmento degli allestiti, introducendo veicoli speciali come box con sponda idraulica e autocarri ribaltabili, anche in configurazione doppia cabina. Nel 2019 ha ulteriormente ampliato la gamma, lanciando la linea di mezzi refrigerati e sviluppando soluzioni di noleggio a breve termine per il trasporto a temperatura controllata. Grazie a una visione fortemente orientata al cliente e a un modello operativo fondato su qualità, affidabilità e flessibilità, la Chief Van Officer ha contribuito al raggiungimento nel 2024 di una quota di mercato del 24 per cento (associate Aniasa). Non stupisce che, per il 2025, punti a un tra- guardo ambizioso: «Diventare il punto di riferimento in Italia per il noleggio di veicoli commerciali fino a 35 quintali»

I numeri sono dalla sua? «Il circolante conta circa 4,5 milioni di unità, di cui il 37,2 per cento è costituito da mezzi ante Euro 4. Un dato che evidenzia la necessità di rinnovamento e aggiornamento del parco a livello nazionale. A trainare la domanda contribuisce anche lo sviluppo dell’e-commerce, che ha aumentato in modo significativo la richiesta di veicoli commerciali agili, efficienti e rapidamente disponibili. In questo scenario, la nostra Unit Van sta registrando una crescita costante a doppia cifra. Solo nel 2024, abbiamo rilevato un incremento del 40 per cento sul 2023». 

A fronte di una clientela sempre più segmentata, anche la Unit Van sta cambiando pelle? Com’è composta la flotta? «Il nostro target principale resta il segmento B2B, con un utilizzo dei veicoli prevalentemente legato ad attività professionali. Registriamo anche una quota, minore, di noleggi da parte di clienti privati per esigenze occasionali. Pur trattandosi di richieste meno ricorrenti, rappresentano un’interessante opportunità, che conferma l’importanza di presidiare capillarmente il territorio e il tessuto sociale locale. La composizione della flotta vede un 55 per cento di veicoli furgonati, che spaziano dai più compatti, come il Fiat Doblò, ai mezzi più capienti come il Ducato Maxi a passo lungo. Il restante 45 per cento è costituito da veicoli allestiti, inclusi mezzi refrigerati, pensati per rispondere a esigenze specifiche di diversi settori. L’elettrico, invece, al momento non rappresenta una reale alternativa per la maggior parte della nostra clientela, nemmeno per le consegne dell’ultimo miglio. Disponiamo di una piccola flotta di veicoli elettrici, ma i livelli di utilizzo sono an- cora molto contenuti». 

In un tempo recente la durata permetteva di codificare il noleggio come a lungo o a breve termine. Il medio termine è ormai una voce anche nella proposta van. Con che gradimento? «Nel segmento B2B, il medio termine - o meglio, il noleggio plurimensile - rappresenta circa il 90 per cento della domanda. Tuttavia, questa dinamica rappresenta una sfida operativa, soprattutto quando si tratta di integrare le richieste spot di breve durata all’interno di una pianificazione orientata al medio termine. La variabilità delle date di rientro richiede una programmazione flessibile e dinamica, per garantire una rotazione efficace dei mezzi e rispondere alle diverse esigenze operative. Siamo nati anche grazie al supporto di grandi accordi commerciali, che hanno definito fin dall’inizio il nostro posizionamento sul medio termine». 

La presenza sul territorio è cruciale anche per la fidelizzazione del cliente. Come dobbiamo leggere l’apertura del punto noleggio di Firenze? «Il business del noleggio si sviluppa sul territorio, sia nel segmento B2B sia in quello B2C, dove la clientela necessita spesso di un confronto diretto con un operatore esperto per sentirsi guidata e supportata nella scelta. Firenze è una piazza di primaria importanza nel panorama nazionale ed è per questo che abbiamo scelto di aprire lì uno dei nostri centri furgoni più rilevante, con personale specializzato e una flotta dedicata. Il nostro obiettivo è offrire un punto di riferimento concreto per chi ha bisogno di noleggiare un veicolo commerciale in modo semplice, rapido e professionale». 

Il fermo mezzo è un problema, per chi guida un veicolo ‘da lavoro’ un enorme problema. Com’è strutturata la rete di assistenza per i van? «Quella dell’assistenza è, senza dubbio, una delle principali sfide del settore. Il fermo tecnico di un veicolo commerciale ha un impatto immediato sull’operatività del cliente, spesso con ripercussioni economiche significative. Attualmente riscontriamo una certa difficoltà, da parte di officine e carrozzerie, nel gestire i volumi e le tempistiche di lavorazione, soprattutto in caso di interventi legati a danni o problematiche di carrozzeria dovute all’uso intensivo. Per questo stiamo lavorando al rafforzamento della nostra rete di assistenza, anche attraverso collaborazioni con partner specializzati, con l’obiettivo di ridurre i tempi di fermo e aumentare l’efficienza nelle attività post-noleggio. Stiamo inoltre sviluppando, insieme ai nostri partner tecnici, l’implementazione di officine mobili: una soluzione complessa ma sempre più necessaria, in particolare per i veicoli refrigerati, dove l’immediatezza dell’intervento è spesso determinante». 

Con Elefast Locauto ha trasformato la modalità di noleggio dell’auto da analogica a digitale. La digitalizzazione spinta caratterizza anche il noleggio van? «Nel segmento dei veicoli commerciali il livello di digitalizzazione non è ancora paragonabile a quello raggiunto nel comparto auto. Nel noleggio di un van ci sono più variabili da considerare, maggiori rischi operativi e una più forte esigenza di consulenza che rendono ancora necessario un confronto diretto con un operatore. Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla gestione dei danni, che oggi costituisce una componente rilevante e difficilmente automatizzabile con gli strumenti attualmente disponibili. Tuttavia, siamo costantemente attenti all’evoluzione delle tecnologie e pronti a cogliere ogni opportunità utile per migliorare l’esperienza utente anche in questo ambito». 

Nel 2029 saranno 50 anni di Locauto, ma è solo con il suo arrivo che il Gruppo lancia la Unit Van. Ha altri progetti? «Il nostro obiettivo è rafforzare ulteriormente questa linea di business, puntando su veicoli speciali e su una rete di location dedicate al noleggio furgoni. Crediamo che la specializzazione rappresenti un elemento chiave per rispondere in modo efficace alle esigenze di un segmento tecnico e altamente specifico». 

Ci sarà, in futuro, una Locauto Truck? «Questo è, senza dubbio, il mio sogno nel cassetto. Mi piacerebbe ampliare l’offerta con veicoli allestiti con portate superiori ai 35 quintali ed entro i 100 quintali, rimanendo comunque vicini al nostro attuale core business. È un segmento con grande potenziale e in continua evoluzione con uno scenario competitivo ancora locale».