Avanti a tutto vapore: la consegna di una cisterna D-Tec

Un occasione per esplorare le novità del costruttore olandese, uno dei cinque brand rappresentati in Italia dalla padana Multitrax

Qualcuno di voi forse la cisterna D-Tec SV2006 l’ha già vista all’opera, a fine settembre, nella seconda tappa dei Farming Days organizzati dal Consorzio italiano biogas dalle parti di Cremona. Del resto, è proprio da quelle parti, con l’intermediazione dell’importatore Multirax, che comincia il viaggio sulla Penisola di questo semirimorchio con passaporto dei Paesi Bassi. È progettata per il trasporto di liquidi industriali, come acque reflue e percolato, mentre in agricoltura va in appoggio agli impianti di bio-gas per rifornire il digestore con residui zoo- tecnici e prodotti di scarto di svariate lavorazioni sui vegetali, così come si presta all’evasione del prodotto finale (il cosiddetto digestato) per la concimazione dei campi. Di fatto diventa un’alternativa al rimorchio trainato dal classico trattore agricolo, solo con velocità ed efficienza assai superiori sulle distanze medio lunghe che giustifichino l’impiego di un trattore stradale: secondo una tesi dell’Università degli studi di Milano, basta andare oltre i cinque chilometri per il sorpasso in convenienza. Per inciso, questa D-Tec è una cisterna autoportante (cioè senza telaio) in acciaio inox Aisi 304 ad alto tenore di cromo; sfiora i 10 metri di lunghezza, per una capacità di 33 metri cubi e ha una tara indicativa di 6.400 chili nella versione base. 

Casa rinnovata 

Ma questo semirimorchio è solo uno dei prodotti della D-Tec che, nei suoi 65 anni di attività, ha saputo creare un catalogo di veicoli trainati assai variegato: dai portacontainer alle vasche ribaltabili, passando appunto per le cisterne; mezzi che, anche dopo 25 anni di duro lavoro, sono ancora in servizio, a testimonianza della qualità realizzativa. In occasione dell’importante compleanno, la famiglia Vlastuin - diretta discendente del fondatore, che ha cominciato dopo la guerra costruendo caminetti e stufe - tutt’ora unica proprietaria dell’impresa, ha aperto le porte dello stabilimento olandese di Kesteren, situato a 100 km a est di Rotterdam. Fresco di rinnovo, oltre all’impiego del taglio laser delle lamiere, delle piegatrici e dei robot di saldatura, l’edificio riesce ad autoprodurre poco meno della metà dell’energia di cui si ‘nutre’ grazie all’impianto solare montato sul tetto, inoltre tutti i processi di lavorazione sono improntati a limitare le emissioni (inclusa la ver- niciatura), facendone una delle industrie pesanti più ecocostenibili dei Paesi Bassi. Eppure, da lì escono oltre 2.500 veicoli l’anno che, dal 2007, hanno appunto trovato come rappresentate in Italia la Multitrax della fami- glia Maggi. E D-Tec è solamente uno dei marchi importati dall’azienda cremonese, perché nel suo menù compaiono anche le cisterne tedesche Ffb Feldbinder e, sempre dai Paesi Bassi, i semirimorchi bipiano Burgers e i furgonati Kraker con piano mobile Cargo Floor. 

Operazioni di marketing 

Che alla Multitrax non ci si limiti a ‘girare’ in Italia delle produzioni straniere, lo dimostrano le strategie collegate. Per esempio, ciclicamente vengono messe in atto delle promozioni sui ricambi, con sconti fino al 40 per cento: a giugno è stato il turno delle cisterne Feldbinder, mentre a settembre s’è chiusa quella su Kraker/Cargo Floor, insieme a quella su D-Tec che era rimasta attiva per tutta l’estate. Peraltro, c’è un ampio parco di semirimorchi a noleggio, attività che da tempo coinvolge un po’ tutti i prodotti rappresentati (ma anche quelli di altri marchi), affiancando la vendita del nuovo e dell’usato. Più recente, invece, la proposta dei prodotti Genmark, generatori per container refrigerati: una diversificazione in un mondo nuovao, ma affine a quello del rimorchio, che intende trovare sbocchi alternativi per tamponare eventuali crisi dei trainati.

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