Benessere animale, bozza sulla revisione della legislazione dell'UE





La Commissione europea vuole rendere l’UE leader mondiale nella protezione degli animali. Con la Strategia Farm to Fork, si è impegnata infatti a rivedere tutta la legislazione sul benessere degli animali. Le misure proposte si basano sulle raccomandazioni scientifiche fornite dall'EFSA, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare.
Le proposte finali sono attese per la fine di settembre, ma i dettagli del documento di lavoro sulla Valutazione d'Impatto, come rivelato da Agra Facts e diffuso da Essere Animali (membro attivo di Eurogroup for Animals), promettono bene per i miliardi di animali coinvolti.

La Commissione UE riconosce che: "le richieste della società civile non sono soddisfatte - come identificato nel Fitness Check, la tendenza è chiara: molti cittadini dell'UE prestano sempre più attenzione al benessere degli animali. Un chiaro riflesso di ciò è la campagna ICE "End the Cage Age" (Fine dell'era delle gabbie) ..... Vengono anche sollevate preoccupazioni etiche in riferimento, ad esempio, all'uccisione sistematica di pulcini maschi di un giorno, al trasporto di animali su lunghe distanze e all'allevamento di animali da pelliccia..... Inoltre, la maggior parte dei cittadini dell'UE si aspetta una produzione alimentare più sostenibile, vale a dire sistemi di coltivazione e allevamento meno intensivi".

La valutazione d'impatto prende in esame 18 misure per adeguare gli standard di benessere degli animali allevati.
Nel documento spiccano in particolare: l'eliminazione graduale delle gabbie per tutte le specie, l'aumento dello spazio a disposizione per tutte le specie, il divieto dell'abbattimento sistematico dei pulcini maschi, l'introduzione di requisiti di benessere per lo stordimento dei pesci allevati, il divieto di sistemi di abbattimento che causano forti sofferenze agli animali come i bagni d'acqua per i polli e la CO2 per i suini, il divieto di mutilazioni (taglio del becco, la mozzatura della coda o la decornazione), la limitazione dei tempi di viaggio per il trasporto degli animali destinati al macello, l'applicazione degli standard UE ai prodotti di origine animale importati, in linea con le regole dell'OMC.

Sull'allevamento di animali da pelliccia, la Commissione europea riconosce le gravi problematiche di benessere che toccano gli animali selvatici confinati in questi allevamenti e prende in considerazione gli 1,7 milioni di cittadini che chiedono un'Europa senza pellicce e che hanno aderito alla campagna Fur Free Europe.

"Si tratta di un ottimo inizio, che riflette i decenni di campagne dei cittadini e le evidenze scientifiche prodotte nell'UE. Alla luce dei risultati della valutazione d'impatto, la Commissione europea deve cogliere questa opportunità unica e presentare una legislazione forte, che migliori effettivamente il benessere degli animali in Europa e nel mondo. Una legislazione ambiziosa porterà benefici agli animali, ai cittadini e a tutto il settore agroalimentare," dichiara Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali.