Autotrasporto: si allunga l'ombra di un fermo nazionale dei TirLo stop sarà inevitabile se non riprenderà il dialogo con il Ministero






L'epilogo possibile della vicenda - un fermo nazionale dei Tir (pesanti stradali per l'autotrasporto) - è stato reso noto al termine della riunione del Comitato Esecutivo di Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell’autotrasporto merci, a cui si rifescono Assotir, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, SnaCasartigiani e Unitai), che si è tenuta oggi a Roma.

Alle spalle della decisione si nascondono le mancate risposte, rispetto ad alcune istanze urgenti per il settore, alle domande presentate da tempo all'attenzione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.

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Nella nota stampa inviata da Conftrasporto-Confcommercio si legge quanto segue:

"La categoria non può più attendere e, considerata l'emergenza che vivono migliaia di imprese italiane quotidianamente, aspetta che si riavvi immediatamente il confronto [...] per conoscere la politica del governo e i provvedimenti riguardanti il settore.

Oggi quindi la presidenza di Unatras ha ricevuto il mandato pieno di espletare tutte le modalità previste dal codice di autoregolamentazione sulle iniziative di protesta, compresa l’individuazione della la data del fermo nazionale dei servizi di trasporto, qualora non si riaprisse il dialogo in tempi brevi".

Chiarezza è invocata, in particolare, per quanto attiene:

  • le misure che riguardano il taglio del rimborso delle accise, misura che sostiene la sostenibilità delle imprese;
  • le norme per la creazione del fondo propedeutico al rinnovo del parco veicolare;
  • le norme fondamentali (non ancora definite, ma già individuate da intese precedenti) riguardanti il rispetto dei tempi di pagamento e la pubblicazione dei costi di servizio, vitali per garantire la regolarità del mercato

"Le associazioni dell'autotrasporto - riprende, concludendosi, la nota stampa -, che hanno sempre dimostrato senso di responsabilità, nulla potranno rispetto al rischio di focolai di protesta incontrollabili che potrebbero insorgere, in forma autonoma, già nei prossimi giorni".