ANFIA mercato autocarri, rimorchi e autobus, giugno negativo

Nel sesto mese del 2025, tutti i comparti registrano una flessione: gli autocarri e gli autobus calano a doppia cifra, mentre i veicoli trainati invertono la tendenza positiva di maggio.
Nel dettaglio il mercato di giugno 2025, nel mese sono stati rilasciati 2.546 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-26,1% rispetto a giugno 2024) e 1.317 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-9%), suddivisi in 149 rimorchi (+7,2%) e 1.168 semirimorchi (-10,7%).
Nel primo semestre del 2025 si contano 14.538 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 13,3% in meno rispetto ai primi sei mesi del 2024, e 7.732 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+7,9% rispetto a gennaio-giugno 2024), così ripartiti: 733 rimorchi (+2,5%) e 6.999 semirimorchi (+8,5%). Per gli autocarri, nei primi sei mesi del 2025 tutte e quattro le aree geografiche registrano nuovamente una variazione negativa: -20,6% il Nord-Est, -12,6% l’area Sud e Isole, -10,5% il Nord-Ovest e -5,5% le regioni del Centro.

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Nei primi sei mesi del 2025, gli autocarri registrano una flessione (-7,4%), mentre i trattori stradali chiudono a -18,8%. Nello stesso periodo, calano i veicoli da cantiere (-15,2%) e registrano una variazione negativa anche i veicoli stradali (-13,1%). Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi sei mesi dell’anno la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta dell’1,5% (era del 2,1% a gennaio-giugno 2024), per un totale di 226 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano il 2,6% del totale (lo 0,8% a gennaio-giugno 2024). “La flessione nelle immatricolazioni registrata a giugno rappresenta l’ulteriore conferma di un trend fortemente negativo negli investimenti delle aziende di autotrasporto per il rinnovo delle flotte, con crescenti ripercussioni in termini ambientali e di sicurezza – ha commentato Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci. A fronte di questa situazione critica, pur nell’esprimere apprezzamento per la pubblicazione del primo decreto necessario per l’attuazione delle risorse destinate all’autotrasporto dall’ultima legge di bilancio, risulta evidente che una riforma delle politiche pubbliche vigenti non sia più rimandabile. Come già richiamato dalle associazioni automotive e dell’autotrasporto, si ritiene necessario dare tempestiva attuazione al fondo pluriennale per il rinnovo del parco circolante annunciato dal Ministro dei Trasporti lo scorso aprile, con uno stanziamento congruo e in grado di abilitare una reale sostituzione dei mezzi obsoleti con veicoli di ultima generazione alimentabili con i biocarburanti come il biometano (compresso o liquefatto) e l’HVO. In coerenza con quanto affermato dal Ministro, il fondo dovrà essere accompagnato da politiche fiscali di vantaggio che promuovano l’utilizzo dei biocarburanti e l’adozione dei veicoli a trazione alternativa”.

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In riferimento ai veicoli trainati, nei primi sei mesi del 2025 si confermano in crescita le regioni del Nord-Est (+19,9%), il Nord-Ovest (+10,9%) e l’area del Sud e Isole (+3,2%), mentre resta in flessione il Centro (-5,5%).

Il settore dei veicoli trainati, nel primo semestre dell'anno, ha registrato una crescita complessiva del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, con 7.732 nuove immatricolazioni contro le 7.165 dell’anno precedente – ha riferito Massimo Menci, Presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA. Il mese di giugno, tuttavia, si chiude in negativo a causa di una forte contrazione dei semirimorchi, che hanno segnato -10,7%; resta invece positivo il segmento dei rimorchi (+7,2%). Abbiamo letto con favore la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di ripartizione delle risorse per l'autotrasporto, ma i fondi a disposizione per il rinnovo del parco risultano ancora insufficienti. Per questo motivo, è urgente che il Ministro Salvini dia seguito alla misura straordinaria di circa 600 milioni di Euro per il settore annunciata ormai da diversi mesi, per garantire innovazione, rinnovo del parco e competitività delle aziende italiane”.

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza a giugno 2025 393 nuove unità, con un decremento del 44,4% rispetto a giugno 2024. Nel sesto mese dell’anno, tre comparti su quattro registrano una variazione negativa, con cali a doppia cifra: -60,3% i minibus, -53,1% gli autobus adibiti al TPL e -36,4% gli scuolabus; in crescita, invece, gli autobus e midibus turistici (+47,5%). Nel primo semestre del 2025, i libretti di autobus rilasciati sono 2.624 (-24,5% rispetto a gennaio-giugno 2024). Nel cumulato si mantengono positivi soltanto gli autobus e midibus turistici (+26,3%), mentre calano i minibus (-40,8%), gli autobus adibiti al TPL (-33%) e gli scuolabus (-10%).

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"Continua la caduta verticale del comparto autobus in Italia. Esaurita la spinta propulsiva generata dal PNRR, si fa sentire anche la mancanza di chiarezza nelle politiche economiche per il comparto nei prossimi anni - ha commentato Paolo Marini, Presidente della Sezione Autobus di ANFIAAlle numerose voci che già da tempo lamentano una strutturale carenza di fondi, aggiungiamo anche la nostra. L’iniezione di risorse del PNRR si è di fatto esaurita e ancora oggi non è chiara la programmazione dei fondi disponibili per i prossimi anni, anche a causa della loro dispersione tra diversi attori. Tutto ciò avviene a fronte di una riduzione della vetustà del parco circolante registrata tra il 2023 e il 2024 di appena 9 mesi (da 13 anni e 10 mesi a fine 2023 a 13 anni e 1 mese a fine 2024 - dati ACI) e della necessità, per le nostre città, di dover rispondere in modo coerente ed efficace alla sempre maggior richiesta di Trasporto Pubblico da parte dei cittadini. Anche lo scenario dei bus turistici non offre motivi di soddisfazione, ragione per cui chiediamo ai Ministeri competenti risposte concrete per un comparto che merita la stessa dignità di ascolto di altri, a meno che non si voglia anche in questo caso rinunciare ad un ulteriore settore produttivo, come già accaduto in passato nel nostro Paese. Pertanto, alla luce di questo scenario altamente preoccupante, ANFIA rinnova l'invito a destinare parte delle risorse europee del Piano sociale per il clima al comparto autobus”.
Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 21,6% a gennaio-giugno 2025, mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 23,2% (21% a gennaio-giugno 2024). A livello territoriale, infine, nei primi sei mesi del 2025 le immatricolazioni calano a doppia cifra in tutte e quattro le aree geografiche: -38,8% nel Nord-Ovest, -27,7% nel Sud e Isole (-28,8%), -16,2% nel Nord-Est e -12,3% nelle regioni del Centro.