Accise e divieti in Tirolo: parla Anita. A voce altaFerma presa di posizione dell'associazione di logistica e trasporto su due temi di attualità e interesse





Anita fa sentire la sua voce. Dopo aver plaudito alla decisione del Governo riguardo il credito di imposta, assume un atteggiamento critico, come del resto altre associazioni, riguardo la proroga del taglio delle accise.

Ancor più critica la posizione del presidente Baumgartner sulla continua discriminazione delle imprese italiane in Tirolo. Ecco i due comunicati ufficiali.

 

(descrizione)Preoccupati dal rischio proroga

Le notizie secondo le quali il Governo sta valutando una nuova proroga del taglio accise sui carburanti in vista dell’estate, preoccupano le imprese di autotrasporto con veicoli a basso impatto ambientale.

Siamo molto preoccupati dalle indiscrezioni che circolano in questi giorni per gli effetti di una possibile proroga del taglio accise fino a settembre in maniera generalizzata, senza che siano valorizzate le imprese di autotrasporto che in questi anni hanno investito e continuano a investire in veicoli moderni e che credono fortemente nella transizione ecologica– dichiara il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner – a tal punto che preferiamo che la misura non venga prorogata, visto che il settore non ne ha beneficiato anche a causa del fatto che lo sconto sulle accise è stato assorbito dall’aumento del prezzo del carburante, avvantaggiando solamente le compagnie petrolifere.” 

Il provvedimento che riduce le accise sul gasolio, attualmente fino all’8 luglio, comporta infatti la contestuale e momentanea esclusione dal beneficio del rimborso delle accise, autorizzata dall’Europa e riconosciuta alle sole imprese con veicoli di classe ambientale euro V ed Euro VI – vale a dire quelli di ultima generazione – andando di fatto ad avvantaggiare le imprese con veicoli più inquinanti.

Occorre quindi domandarsi se il taglio delle accise è ancora lo strumento idoneo per il settore, tenuto conto che l’imminente riconoscimento di uno specifico credito d’imposta alla categoria per colmare il gap, sconta i limiti delle norme europee sugli aiuti di Stato e rischia di penalizzare le imprese più strutturate. 

"Per questi motivi - prosegue Baumgartner - pur apprezzando l’operato del Governo preferiamo che la misura non venga prorogata o che l’autotrasporto venga escluso da un' eventuale proroga del taglio delle accise sul gasolio". 

Negli ultimi giorni il prezzo del gasolio è tornato ad aumentare in maniera considerevole, superando la soglia dei 2 euro/litro, nonostante il taglio delle accise.

“Ciò dimostra, a maggior ragione, che gli interventi delle Istituzioni si devono orientare verso strade diverse come la fissazione di un tetto massimo del prezzo delle materie prime o azioni più incisive di contrasto a possibili speculazioni in atto” -  ha infine concluso Baumgartner.

 

 

Discriminazione delle imprese italiane, bisogna far qualcosa

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Il Dipartimento della Circolazione della Questura del Tirolo ha fornito indicazioni in merito all’entrata in vigore, dal 2 luglio, dei divieti di circolazione per autocarri ed autoarticolati con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate durante il periodo estivo, da cui emerge in modo chiaro ed inequivocabile la pesante discriminazione che il Governo del Tirolo porta avanti da tempo, a danno delle imprese italiane.

Tali divieti, validi dalle 7:00 alle 15:00 nelle giornate di sabato dei mesi di luglio e agosto, riguardano unicamente i mezzi in transito da e verso l’Italia e la Germania e non i traffici con destinazione/origine in Tirolo, ed escludono da tali restrizioni in maniera esplicita i veicoli guidati da cittadini austriaci o di imprese di autotrasporto con sede in Austria.

“Che il Governo del Tirolo abbia nel tempo adottato misure restrittive per l’attraversamento dell’Austria in maniera discriminatoria, l’abbiamo sempre sostenuto e questa volta sono le stesse Autorità tirolesi che lo mettono in chiaro” - ha dichiarato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner - “e ci domandiamo per quanto tempo ancora il nostro Governo vorrà accettare passivamente questa palese discriminazione delle imprese italiane a vantaggio di quelle austriache”.

L’esclusione dei mezzi austriaci dal divieto rappresenta di fatto una disparità di trattamento che rischia di compromettere la leale concorrenza del mercato, favorendo le realtà imprenditoriali austriache e andando a vincolare, senza alcun criterio logico, l’operato delle imprese del nostro Paese.

“Non possiamo continuare a tollerare e accettare passivamente una discriminazione di questo tipo” - prosegue Baumgartner - “che impedisce la leale competizione tra imprese nel mercato europeo e limita le esportazioni dell’Italia, con ingenti danni per l’intera economia nazionale”.

ANITA, a tutela di coloro che utilizzano il corridoio austriaco per accedere al Centro e Nord Europa, ha inviato in tal senso una lettera al Governo affinché prenda una posizione di condanna decisa ed immediata nei confronti di tali inaccettabili disparità con i vettori austriaci.