Trent'anni e non sentirli

Una storia di successo per lo Sprinter MB

Venduto in quasi cinque milioni di unità, il bestseller della Stella festeggia i tre decenni di vita. Prodotto in quattro stabilimenti nel mondo tra Europa, Stati Uniti e America Latina, è oggi disponibile in 130 mercati in un’ampia varietà di versioni: dal furgone, all’autotelaio, passando per il Tourer. Tra i punti di forza funzionalità, sicurezza e la capacità di diventare un compagno di lavoro affidabile in numerosissimi ambiti grazie alle infinite possibilità di allestimento.

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Costruttori di commerciali dalla fine dell’Ottocento 

Correva l’anno 1886 quando venne alla luce la prima automobile al mondo, la Patent-Motorwagen, creata da Carl Benz. Non ci volle molto perché l’inventore tedesco deci- desse di motorizzare, contemporaneamente a quello che sarebbe diventato il suo socio, Gottlieb Daimler, anche il mondo del trasporto merci: prima della fine dell’Ottocento comparvero sulle strade d’Europa i primi mezzi, simili a carrozze, con una capacità di carico di oltre 1.000 kg, in grado di viaggiare a circa 12 chilometri orari. La rivoluzione era cominciata, il largo consumo dietro l’angolo. La storia dei veicoli commerciali in Mercedes-Benz è proceduta in parallelo a quella delle vetture premium e ha potuto giovare del talento della Casa tedesca in campo automotive. Per fare un tuffo nel passato dei veicoli da lavoro della Stella a tre punte - Stella che simboleggia l’ambiziosa aspirazione di essere protagonisti in terra, in cielo e in mare ed è stata scelta nel giugno 1926 quando Benz e Daimler diedero vita alla Daimler-Benz AG - è possibile visitare il museo Mercedes-Benz di Stoccarda, un vero e proprio templio per gli appassionati di motori, o accedere - ma non è aperto al pubblico - all’archivio del centro Ricerca e Sviluppo Vans di Waibligen. In questi luoghi si possono ammirare dal 170 V ‘Lieferwagen’, un furgoncino derivato dall’elegante vettura lanciata sul mercato dopo la Seconda Guerra Mondiale, all’L319, il primo veicolo Mercedes-Benz nato allo scopo di trasportare merci, uscito nel 1955 dagli stabilimenti di Sindelfingen. Un grande successo, soprattutto in Germania, grazie al quale la Casa di Stoccarda decise di puntare con forza sul mondo dei van. E, poi, ancora in vetrina l’MB 100, primo modello medio-piccolo prodotto da Mercedes Vans e sostituito in epoca più recente dal Vito, il T2, noto anche come Dusseldolfer Transporter, del 1967 e poi il T1, introdotto per la prima volta nel 1977. Veicoli, gli ultimi due, che ebbero una vita lunghissima (quando smisero di essere prodotti per l’Europa continuarono la loro carriera in Asia e Africa dove si richiedevano veicoli tecnologicamente più semplici). Il T1 segnò una vera e propria svolta rispetto al passato grazie al design in grado di migliorare l'aerodinamica e, quindi, i consumi. E, poi, ovviamente le tre generazioni Sprinter, versione elettrica inclusa, a marzo in bella mostra all’ingresso del museo nei pressi dell’headquarter per omaggiarne la storia. A Waibligen anche tanti esercizi di stile, prototipi come il Viano con motore 5 litri 8 cilindri a V, e un po’ di visione futura. Con il Vision Van del 2016 e lo Show Van del 2019.