Giornata mondiale del trasporto sostenibile, la rilevanza del settore logisticoIl mercato della logistica sostenibile ha generato 1,3 trilioni di dollari nel 2022





(descrizione) Il 26 novembre si è celebrata la prima Giornata Mondiale del Trasporto Sostenibile, appuntamento che ha interessato anche il settore della logistica. Secondo un recente studio, infatti, il mercato della logistica sostenibile ha generato 1,3 trilioni di dollari nel 2022 e, si prevede, ne genererà 2,9 entro il 2032, con un boom del +123% in un decennio.
Tiaki Logistics, per esempio, è la prima piattaforma a promuovere lo sviluppo sostenibile dell’intera filiera in ottica ambientale, sociale e di governance. L'obiettivo è far crescere il settore logistico allo scopo di creare uno sviluppo compatibile con l’ambiente, sostenibile e finalizzato a creare lavoro ed opportunità̀ d’innovazione tecnologica e organizzativa. Importante è anche investire sulla valorizzazione del capitale umano, sulla promozione della salute e sul benessere dei lavoratori, oltre che sull’attenzione all’inclusione al rifiuto di ogni discriminazione, l’implementazione di percorsi formativi.
"La logistica è da sempre votata alla sostenibilità – ha spiegato Umberto Ruggerone presidente di AssologisticaUn logistico è attento all’ambiente per definizione, quando possibile non esita a far viaggiare un camion invece che due, ridurre sprechi ed essere efficiente è il suo obiettivo. Le aziende stanno investendo in modo massiccio per diminuire l’impatto ambientale. Le tematiche ESG vanno però affrontate nel loro complesso a partire dall’aspetto sociale”.

L’ottimizzazione del trasporto con veicoli a basse emissioni di carbonio come elettrici e ibridi è solo uno degli aspetti che possono garantire una filiera sostenibile. Da non tralasciare, la riduzione degli scarti e il riciclo dei materiali, l’utilizzo di materiali sostenibili, il trasporto intermodale e gli investimenti in tecniche innovative. E poi, i piani welfare, l’attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, l’offerta di assistenza sanitaria integrativa e la garanzia di un equilibrio tra vita privata e vita lavorativa.
"Sono sicuramente da apprezzare le imprese che puntano a certificare la sostenibilità – ha concluso Umberto Ruggerone – Il nostro settore deve fare tanto nel sociale, ad esempio migliorando la formazione, ci sono grandi lacune che vanno colmate. Bisogna abbandonare l’ottica che guarda al costo più basso e puntare all’efficienza anche nell’ambito della sostenibilità. Un passo avanti che va fatto dall’intera filiera: sviluppatori, utilizzatori e committenza”.

Tiaki Logistics ha tracciato cinque punti chiave su cui lavorare per arrivare a una filiera logistica in linea con i parametri ESG.

In primis, la regolarità dei documenti. La regolarità della documentazione è un aspetto chiave per la filiera. Che si tratti di fatture emesse per operazioni giuridicamente inesistenti, di contratti di appalto o subappalto fittizi, di mancanza di versamento della retribuzione e contribuzione dei lavoratori.
Svolta verso la qualità. Il rispetto delle normative, l'innovazione tecnologica, il miglioramento delle condizioni di lavoro, l'implementazione di strategie di sostenibilità e la propensione al cambiamento culturale sono tutti aspetti fondamentali che vanno attestati con uno strumento adeguato. Questo consente alla committenza di ottenere le informazioni necessarie alla rendicontazione di sostenibilità sulla supply chain e di selezionare i fornitori tramite i parametri ESG.  Regole chiare. In Germania è stata approvata la legge sulla responsabilità aziendale che disciplina il settore della logistica. L'obiettivo di questa legge è migliorare la protezione dei diritti dei lavoratori e il rispetto dell'ambiente nelle catene di approvvigionamento globali. Una novità importante visto che l’85% del traffico merci italiano intraeuropeo insiste sulla Germania. Anche per l’Italia si prevede un aggiornamento legislativo che verterà sull’implementazione della trasparenza giuridica nell’ottica di quanto promosso da Assologistica con il “Progetto Cruscotto”.
Parità di genere e attrattività.  "Logistica: strategia e attrattività fa(ra)nno) la differenza". Solo il 20,4% della forza lavoro nella logistica è composto da donne. Una disparità di genere che va superata.
Avere obiettivi comuni. La logistica va sempre intesa come attività di filiera che coinvolge numerosi settori e realtà differenti. Un comparto altamente eterogeneo e composto da diverse anime che devono trovare obiettivi comuni da raggiungere.