Gli incidenti stradali nel 2020 diminuisco di un terzo, i morti di un quarto da 52,6 a 40,3 morti per milione). Questi i dati forti dell’analisi congiunta ACI-ISTAT sugli effetti della pandemia sulla circolazione su tutte le arterie stradali. Grazie a questo abbattimento della sinistrosità, i costi sociali sono diminuiti del 31,4 per cento da 16,9 mld a 11,6. Cresce però, anche se di poco il coefficiente di mortalità (rapporto morti/incidenti con feriti): +0,18%.
Autostrada a "-40"
L’autostrada è protagonista di questa diminuzione, sia in termini di incidenti (-40&) che di vittime (-37%).
Non a caso, e a nostro avviso ciò non può non essere ascritto a una precisa responsabilità degli organi di regolamentazione, esplode il fenomeno monopattini: due incidenti al giorno. Fortunatamente però i pedoni morti diminuiscono del 23,4%, come anche i guidatori su due ruote motorizzate, -18%.
Gli incidenti sono stati, sempre secondo la ricerca tradizionalmente condotto da ACI-Istat, 118.298 (324/giorno).
Sticchi-Damiani: L'effetto pandemia non è permanente
Secondo il Presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, “L’analisi dei dati dimostra che, purtroppo, la diminuzione di incidenti e vittime è legata, unicamente, ai provvedimenti di confinamento anti-Covid. L’andamento dell’incidentalità stradale si è mosso di pari passo con la riduzione di mobilità e poi con la ripresa. È, inoltre, evidente - ha aggiunto Sticchi Damiani - il coinvolgimento delle nuove forme di mobilità dolce. Sono necessarie regole peculiari per la circolazione di questi mezzi accanto ai veicoli a motore per una serena convivenza sulla strada. Solo con il rispetto reciproco, la conoscenza delle regole e l’educazione stradale per tutti, potremo avere una mobilità sicura. Accogliamo con piacere, dunque, il confronto avviato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile con Anci e rappresentanti della Sharing Mobility, nonché l’avvio dei lavori per la definizione entro l’anno di un Piano nazionale della Mobilità Ciclistica. L’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto anche sulla mobilità e sull'incidentalità stradale. Confinamenti, zone rosse e coprifuoco hanno ad esempio influito sul forte calo di vittime, feriti e incidenti nel loro complesso”.
Blangiardo: crescita preoccupante della sinistrosità dei monopattini
In questo scenario va sottolineata una diffusione crescente della cosiddetta mobilità dolce” ha dichiarato Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell’Istat “A partire dal 2020 sono stati, infatti, rilevati incidenti stradali in cui sono coinvolti monopattini elettrici e biciclette. Secondo i risultati diffusi oggi, sono stati oltre due al giorno, da maggio a dicembre 2020, gli incidenti con lesioni a persone su monopattino elettrico. Si tratta di una tendenza preoccupante confermata anche nei mesi successivi”.
In 13 Regioni, però, il numero di morti per 100mila abitanti è risultato più elevato rispetto alla media nazionale (4,0). Tra queste, gli scostamenti più rilevanti si registrano in Molise (8,4), Sardegna (5,9), Bolzano/Bozen (5,8), Umbria (5,2) ed Emilia-Romagna (5,0). Seguono Veneto (4,7), Abruzzo, Marche, Trento (tutte a 4,6), e Lazio (4,5).
I conducenti coinvolti in incidenti stradali sono stati 213.196: 163.593 uomini (76,7%) e 49.603 donne (23,3%). Di questi, 22mila circa (il 10,3%) sono cittadini stranieri. 114.295 conducenti coinvolti sono risultati infortunati (il 56,3% del totale). Di questi, 1.697 (1.516 uomini e 181 donne) sono morti (0,8%) e 112.598 sono rimasti feriti (52,8%). 98.901, invece, (46,4%) sono gli incolumi.
Le età "estreme" le più colpite
Due le fasce d’età più ferite (20-24 e 25-29), mentre le vittime si concentrano tra i giovani e i più anziani. Gli incolumi sono prevalentemente 45-49enni. I conducenti deceduti sono stati 1.697 (1.516 uomini e 181 donne); i passeggeri deceduti, 289 (166 uomini e 123 donne). La maggiore riduzione di decessi (-34,8%), si registra tra 15 e 19 anni; segue la fascia d’età 45-49 (-33,2%). Le riduzioni più contenute, invece, riguardano le fasce 55/59 anni (-12,7%) e 60/64 anni (-10,3%). Tra i più giovani, appaiono più penalizzati i 30-34enni (-19,4%). Ma c’è un forte aumento, in termini percentuali, delle morti tra i bambini, a fronte dell’obiettivo zero vittime. Nel 2020, 37 bambini tra 0 e 14 anni hanno perso la vita in incidenti stradali: +5,71% rispetto al 2019 (35 bambini). Nella fascia d’età 5-9 anni, però, le vittime sono salite da 4 a 10 (+150%) mentre, tra i 10 e i 14 anni, sono passate da 14 a 19 (+35,71%).
Autisti professionali, il prezzo è sempre troppo alto
Gli occupanti dei veicoli per trasporto merci fanno registrare la diminuzione di vittime più contenuta, anche se in valore assoluto rappresentano il numero più basso (117 morti; -14,59%). Su ciclomotori e motocicli, invece, hanno perso la vita 645 persone (erano state 786 nel 2019; -17,9%).
Le contravvenzioni elevate sono state 2,2 milioni (6k al giorno), cause principali velocità e uso del telefonino, ma anche 25.900 in stato di ebbrezza e 3.800 sotto l’effetto di stupefacenti.
Tipo di strada |
Incidenti 2020 |
Incidenti 2019 |
Incidenti 2018 |
Morti 2020 |
Morti 2019 |
Morti 2018 |
Feriti 2020 |
Feriti 2019 |
Feriti 2018 |
Var.% incidenti 2020/2019 |
Var.% morti 2020/2019 |
Var.% feriti 2020/2019 |
Strade urbane (a) |
86.682 |
127.000 |
126.744 |
1.061 |
1.331 |
1.401 |
111.532 |
168.794 |
169.607 |
-31,7 |
-20,3 |
-33,9 |
Autostrade e raccordi |
5.451 |
9.076 |
9.437 |
195 |
310 |
330 |
8.465 |
15.009 |
15.545 |
-39,9 |
-37,1 |
-43,6 |
Strade extraurbane (a) |
26.165 |
36.107 |
36.372 |
1.139 |
1.532 |
1.603 |
39.251 |
57.581 |
57.767 |
-27,5 |
-25,7 |
-31,8 |
Totale |
118.298 |
172.183 |
172.553 |
2.395 |
3.173 |
3.334 |
159.248 |
241.384 |
242.919 |
-31,3 |
-24,5 |
-34,0 |
(a) Sono incluse nella categoria “Strade urbane” anche le Provinciali, Statali e Regionali entro l’abitato. Sono incluse nella categoria “Strade extraurbane”, le strade Statali, Regionali e Provinciali fuori dall’abitato e Comunali extraurbane.
INCIDENTI, MORTI E FERITI PER CATEGORIA DI STRADA (VALORI PERCENTUALI)