Artusi insiste sui biocarburantiUna posizione condivisa da più parti della filiera dell’autotrasporto e dagli organi di Governo





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«L’annunciata decisione europea di dare un futuro ai motori endotermici per auto e furgoni, prevedendone l'uso con i carburanti sintetici oltre il 2035, rappresenta una scelta strategica importante e positiva, che supera la logica sbagliata di affidare il futuro della mobilità solo all’elettrico». Lo ha affermato Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto, con delega ai Trucks&Van. 

«Il Consiglio UE», ha aggiunto Artusi, «non può, tuttavia, accantonare i biocarburanti di fonte rinnovabile, i quali, ancor più degli e-Fuels, assicurano un'impronta di carbonio completamente neutra». Secondo il giudizio di Artusi, «quella di includere gli e-Fuels, ma non i Bio-Fuels, rappresenterebbe una scelta incomprensibile sul piano tecnico, ambientale e funzionale, considerato che il vero target della regolamentazione europea in materia di transizione energetica è la decarbonizzazione, a prescindere dalla tecnologia utilizzata, oltre ad avere pesanti ricadute sul piano economico e sociale per il nostro Paese». 

«Fa bene quindi l’Italia», ha precisato il vicepresidente di Federauto, «ad insistere con la Commissione europea sulla necessità di un approccio technology neutral, chiedendo con forza di salvaguardare il futuro dei motori termici, utilizzando tutti i carburanti di fonte rinnovabile, sia sintetici che biologici».  

«Si tratta», ha concluso Artusi, «di una necessità ancor più impellente nella prospettiva di una analoga regolazione sui target di emissione della CO2 per gli heavy duty, i veicoli commerciali medio-pesanti e autobus, dove il Bio-LNG appare sempre più come l'unica soluzione tecnologica percorribile per sostituire il gasolio in modo ambientalmente ed economicamente sostenibile».